A dispetto dell’iper-agitazione che potrebbe generare, secondo alcuni dati recenti il caffè potrebbe ridurre i rischi di tumore al fegato (il carcinoma epatocellaulare). Addirittura del 50 per cento se se ne bevono almeno tre tazze al giorno. È quanto emerge dai dati di uno studio italiano, condotto all’Istituto ‘Mario Negri’ di Milano sotto la guida di Carlo La Vecchia, responsabile del Dipartimento di Epidemiologia. Va detto che gli stessi ricercatori avvisano che non è possibile stabilire la relazione di causa-effetto tra caffè e prevenzione del cancro.
Il rapporto pubblicato sulla rivista americana Clinical gastroeneterology and Hepatology, ha approfondito i risultati di 16 studi su 3.153 casi.
“La nostra ricerca – ha osservato La Vecchia – conferma le ipotesi già avanzate che il caffè faccia bene per la salute ed in particolare per il fegato. L’effetto favorevole nei confronti del cancro del fegato è probabilmente mediato dal ruolo che il caffè ha nel prevenire il diabete, la malattia che di per se rappresenta un fattore di rischio per il tumore epatico.”
È ovviamente doverosa una precisazione, infatti va sempre ricordato che quanto detto vale per i soggetti sani e che comunque il consumo di caffè non deve superare le tre, al massimo quattro, tazzine al giorno.