L’ abitudine dei botti di Capodanno risulta, per molti animali domestici e non, un vero e proprio incubo che può causare anche gravi conseguenze psichiche. I possessori di cani e gatti dovrebbero prendere tutte le precauzioni necessarie affinché il Capodanno, anziché una festa, non diventi un evento angosciante per i loro amici a quattro zampe. Come si sa, i cani e i gatti sono dotati di un udito estremamente sviluppato e sensibile: non riuscendo ad individuare la fonte sonora, non sono in grado di stabilire la direzione da prendere per allontanarsi dallo stimolo negativo. Questo può provocare in loro una grave condizione di disorientamento.
Il riflesso provocato può essere diverso in base al carattere ma, di solito ci si trova davanti a: stati d’animo che possono andare dal semplice disorientamento, alla paura, al terrore o angoscia fino ai casi più gravi di disperazione; urinazione o deposizione di feci incontrollate; fuga o tentativo di fuga allo scopo di allontanarsi dal punto in cui è stato spaventato; sbattere contro porte o barriere per tentare di abbatterle e fuggire (si tratta di una reazione molto pericolosa); abbaiare/miagolare, ululare, guaire; tentativi di mordere/graffiare oggetti o persone che si trovano nelle immediate vicinanze; tentativi di nascondersi in luoghi angusti; tentativi di cercare morbosamente protezione dal padrone; perdita della percezione della fonte del pericolo, il che li porta a non fidarsi più di nessuno, neanche del padrone.
Cosa fare con un cane che sta all’aperto: sistemarlo in un locale chiuso, conosciuto e sicuro mettendogli a disposizione il suo giaciglio e alcuni oggetti a lui familiari, ad esempio i suoi giochi preferiti, le ciotole e qualcosa da rosicchiare. Attenzione ad eliminare tutto ciò che potrebbe ferirlo nel caso tentasse comunque una fuga; se il cane/gatto è legato, slegarlo e sistemarlo come nel caso precedente ricordandosi che, se terrorizzato, un animale legato potrebbe ferirsi gravemente; se l’animale vive in un box esterno, verificare che sia sufficientemente sicuro e che gli fornisca la giusta protezione, altrimenti sistemarlo come nei casi precedenti; se non si può sistemarlo al chiuso, verificare l’integrità della recinzione e fare molta attenzione: se riuscisse ad uscire, potrebbe perdersi durante i botti; se è possibile, cercare di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non proteggerlo o confortarlo e soprattutto non dar peso alle sue ansie; la presenza del cibo potrebbe rendere più familiare l’ambiente facendolo sentire, se mai fosse possibile, meno isolato.
Cosa fare con un cane/gatto che resta a casa da solo: lasciare le luci accese; lasciare le porte aperte; lasciare almeno due stanze a loro disposizione; il giaciglio deve essere ben raggiungibile; non lasciare oggetti che lo possano ferire; inibire i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci; lasciare liberi i soliti nascondigli; lasciare a disposizione i giochi e qualcosa da rosicchiare; lasciare la ciotola dell’acqua; a mezzanotte far squillare il telefono, potrebbe distrarlo ed eventualmente calmarlo udendo un suono conosciuto e rassicurante.
Cosa fare quando il cane/gatto è a casa con te: informare gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere facendo presente che è molto meglio se rimangono assolutamente passivi lasciando al padrone il controllo della situazione; se ci sono bambini, istruirli opportunamente a non eccitarlo inutilmente, meglio se lo ignorano; lasciare le porte aperte; il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile; inibire i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci; se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori con la forza: deve farlo di sua iniziativa; se si vuole farlo uscire, chiamarlo come si fa di solito: se non ubbidisce, significa che si sente più al sicuro dov’è, anche se lontano dal padrone; ad ogni botto, tenere un atteggiamento allegro rendendo piacevole il contesto; se dovesse urinare o defecare, non dare peso: in nessun modo farlo sentire in colpa; non costringerlo a stare accanto al padrone e lasciarlo spaziare: deve riuscire a crearsi una situazione rassicurante; se cerca il contatto, accettarlo ma non favorirlo; non toccarlo all’improvviso, in particolare da dietro e, se proprio si deve fare, accertarsi che che capisca le intenzioni; fare attenzione ai toni voce e non tenere radio o televisione con volume molto alto; attenzione ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie di fuga.