mercatini2Salerno. Si arricchisce di un nuovo capitolo la polemica riguardante i mercatini di Natale, allestiti dall’ormai nota onlus torinese ‘Buongiorno Italia’, che da novembre popolano il lungomare salernitano.

A far scoppiare la polemica sarebbero stati i tanti stand di generi alimentari presenti ai mercatini e molto affollati. Stand, che secondo la Fiesa – Confesercenti, a tutela di tutti i commercianti che vendono generi alimentari, non rispettano le norme igienico – sanitarie, in quanto i prodotti alimentari sono continuamente esposti ai gas di scarico delle auto e a qualsiasi forma di inquinamento.

Dalle parole del presidente provinciale, nonché membro dell’esecutivo nazionale di Fiesa – Confesercenti, Carmine Russo, si evince la rabbia dei commercianti. Rabbia che però non è rivolta alla onlus ‘Buongiorno Italia’, ma all’amministrazione comunale, rea di aver escluso dall’organizzazione di tale evento i tanti esercenti salernitani: “In questi anni i commercianti hanno pagato con i propri soldi tutti gli eventi collegati alle Luci d’artista, quindi il fatto di non essere stati messi in condizione di partecipare né all’ideazione, né tanto meno all’iniziativa, è una cosa su cui non possiamo tacere e che ci fa rabbia. Il periodo che stanno passando le nostre attività commerciali è a dir poco difficile; questo non vuol dire che esercenti ed artigiani di altre provincie non sono ben voluti, ma hanno lo stesso la possibilità di lavorare in un clima di gemellaggio, non di concorrenza sleale”.

Carmine Russo ci tiene infatti a precisare che “quello che li manda su tutte le furie è che in questo caso siano stati usati due pesi e due misure, perché noi commercianti salernitani solo per ricevere i permessi di utilizzo del suolo pubblico avremmo dovuto aspettare chissà quanto tempo e con chissà quanti vincoli, soprattutto dal punto di vista sanitario, mentre nel caso degli stand sul lungomare mi sembra che qualche regola e qualche vincolo sia stato aggirato”.

Entra in gioco, infatti, anche la denuncia del rischio che si corre dal punto di vista sanitario: “C’è sicuramente un rischio igienico sanitario, come afferma anche Carlo Correra, ex pretore della Salute, perché l’esposizione di prodotti alimentari alle polveri sottili, ai gas di scarico delle tante auto che transitano in un luogo come quello, può determinare gravi danni per la salute pubblica. Anche in questo caso sono stati usati due pesi e due misure, perché ad esempio, poco tempo fa un commerciante ha dovuto chiudere la propria attività, in quanto su una scatola di latta contenente del cibo era stata trovata della polvere; e così come qualsiasi piccola anomalia riscontrata all’interno di un negozio alimentarie predispone la chiusura dello stesso, dovrebbe vigere la stessa regola anche nel caso degli stand presenti ai mercatini, che tra l’altro sarebbe stato più giusto collocare all’interno delle piazze, più che in un luogo super trafficato come può essere il lungomare di Salerno”.

La Fiesa – Confesercenti, non si limita solo a denunciare i fatti, ma anzi ha già organizzato una raccolta di firme tra i commercianti salernitani da consegnare al sindaco De Luca e all’amministrazione comunale, per chiedere “un intervento immediato della Camera di Commercio di Salerno, affinché sia garantita la tutela dei commercianti salernitani, e una equità di trattamento, in modo da scongiurare ulteriori danni alle attività commerciali di Salerno e della Provincia, messe in ginocchio già dalle troppe tasse”. Carmine Russo conclude poi riferendosi ai consumatori: “Mi farebbe piacere sentire anche i consumatori, che in questa ‘battaglia’ ci hanno lasciato da soli”.

Marco Inverso