Agropoli. Nuove accuse piombano sulle spalle del primo cittadino di Agropoli, Franco Alfieri.
Le accuse riguardano due intercettazioni ambientali che registrano il sindaco parlare con esponenti del clan Marotta riguardo a concessioni di abitazioni e di contratti di lavoro.
In merito a questa notizia , il primo cittadino afferma quanto segue: “La porta del sindaco di Agropoli è aperta a tutti e le richieste più incessanti e frequenti sono, purtroppo, proprio quelle del lavoro e della casa. Non mi sono mai turbato per l’eventuale presenza di cimici nel mio ufficio, perché non ho niente da temere. In cinque mesi di intercettazioni le richieste di lavoro e casa sono state centinaia, provenienti da tanta gente comune”.
Alfieri continua,poi, dichiarando: “Si fa clamore mediatico su notizie inconsistenti dal punto di vista penale. Il tempo, e mi auguro breve, sgombrerà i dubbi anche su questi fatti, se dubbi ci sono. Si usa strumentalmente e maldestramente il termine “clan” pur essendo stato escluso proprio dalla magistratura. Se qualcuno, attraverso questi meccanismi, pensa di scoraggiare o di impedire di svolgere il mio ruolo da sindaco o per delegittimare o adombrare sospetti sui successi amministrativi e politici, non ha compreso quanto sia forte la mia determinazione e di come il mio impegno quotidiano sia accompagnato da una assoluta serenità”.