Domani 10 gennaio 2014, alle ore 16.30, nel salone Bottiglieri della Provincia di Salerno sarà presentato un libro sul defunto sindaco Vincenzo Giordano.
Per la prima volta vengono portati alla luce, e quindi di riflesso nella cronaca, alcuni particolari importanti sull’ascesa e sulla caduta del sindaco della gente, Vincenzo Giordano, che rimase a Palazzo di Città dall’ 8 marzo 1987 al 23 marzo 93 (sei anni e quindici giorni). Questi particolari che coinvolgono anche la figura del sindaco Giordano sono tutti raccolti nel libro dal titolo “Vincenzo Giordano, da sitting bull a sindaco di Salerno”, edito da Albi Information, scritto dal giornalista Aldo Bianchini.
Giornalista di cronaca giudiziaria, Aldo Bianchini, ha già scritto “A dieci anni da tangentopoli” (Loffredo editore) sui fatti e sui misfatti che portarono a quella cruenta battaglia giudiziaria che è passata alla storia come “Tangentopoli salernitana” e che attraversò e travolse i primi anni ’90 con strascichi tuttora presenti nell’attuale società civile e politica. Con questo lavoro su Vincenzo Giordano il direttore Bianchini racconta gli episodi che lo hanno visto protagonista di alcune clamorose inchieste giudiziarie; svela alcuni particolari fino ad oggi assolutamente sconosciuti come l’inquietante inchiesta su “Salerno Sistemi” e su come egli stesso fu coinvolto da e per Vincenzo Giordano. Particolari che riguardano scelte del passato fatte da personaggi che ancora oggi dominano la scena politica di Salerno, da De Luca a Conte, da Bonavitacola a Salzano, da Siniscalco a Ragosta, solo per citarne alcuni.
L’autore attacca, senza se e senza ma, i protagonisti di quella brutta pagina scritta dall’amministrazione comunale in occasione del rifiuto di ospitare in cimitero le ceneri del defunto sindaco. Un capitolo intero è riservato all’uomo che seppe dire di no all’ex ministro Conte che premeva per l’elezione di De Luca a sindaco dopo le dimissioni irrevocabili e prima dell’arresto di Giordano.
Venerdì 10 gennaio, nel salone Bottiglieri della Provincia, interverranno l’arcivescovo metropolita Mons. Gerardo Pierro (che ricevette le chiavi della città da Giordano), l’ex ministro Carmelo Conte, il presidente dell’AGS Enzo Todaro, il consigliere provinciale Salvatore Memoli, l’assessore comunale Enzo Maraio, gli on. Michele Ragosta e Gennaro Mucciolo, il portavoce del governatore della Campania Gaetano Amatruda, il rappresentante di Salerno Socialista Fabiano Farina, i sindaci del Vallo di Diano Rocco Giuliano (Polla), Raffaele Accetta (Monte S.G.) e Domenico Quaranta (S. Pietro al Tanagro). Porteranno i loro saluti il presidente dell’Autorità Portuale Andrea Annunziata e il presidente della Provincia Antonio Iannone. Molto atteso il più che probabile intervento del magistrato Michelangelo Russo che chiese l’arresto di Giordano. La serata sarà coordinata da Michele Ingenito (docente universitario).
Antonio Citera