Nocera Superiore. L’emblema di tutto ciò che la politica avrebbe dovuto essere e non è lo si scorge al bar ‘Ever Garden’ di corso Matteotti. Un’intera parete del locale è costituita da resti di un antico acquedotto romano deturpato con stucchi rosa ed altri arzigogoli che poco o nulla hanno a che fare con l’immenso valore storico di quel meraviglioso rudere.
Quando chiediamo a Pasquale Guariglia, segretario cittadino del Pd, qual è la sua idea di amministrazione del bene pubblico non esita un istante ad indicare la parete: “Far riscoprire ai miei concittadini il rispetto della storia e la salvaguardia del patrimonio storico. Scempi del genere non devono più accadere”.
Avvocato, 44 anni, probabile candidato sindaco, Guariglia, al politichese stretto preferisce un linguaggio schietto e diretto
“Come diceva Mao la rivoluzione non è un pranzo di gala. Comporta sacrifici e rinunce; la situazione in cui ci troviamo oggi non è più tollerabile; bisogna agire”
Lungi ovviamente dal perseguire strade non democratiche la ricetta del segretario per cambiare volto alla comunità la si può riassumere in poche battute: valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico culturale, riscoperta del commercio bovario e ripristino delle antiche frazioni in cui da sempre è divisa la cittadina.
“Abbiamo dei reperti storici di inaudita bellezza lasciati all’incuria e all’abbandono che potrebbero essere fonte di ricchezza ma a nessuno importa nulla. Ci si trincera sempre dietro la formula vuota delle mancate autorizzazioni da parte della sovrintendenza ai beni culturali. Ma non è così, spesso sono altri i veri interessi: speculazione edilizia e clientelismo”
Il commercio dei bovini, una tradizione antica che altrove genera ricchezza ed occupazione
“Ad Avignone in Francia, ma anche a Carmagnola in Italia, la vendita di buoi e mucche genera un giro d’affari notevole. Addirittura ci sono aziende che acquistano, pagando a peso d’oro, lo sterco degli animali per trasformarlo in energia. Perché non fare in modo che tutto ciò avvenga anche qui da noi? Chi propone cose del genere nella migliore delle ipotesi è visto come un visionario, senza capire che l’unica via d’uscita per superare la crisi è proprio il ritorno alle origini”.
Il culto degli usi antichi come grimaldello per scardinare la fuga di giovani e l’avanzare del degrado sociale
“Nocera Superiore da sempre è divisa in frazioni, San Clemente, Croci, Pecorari non sono solo materia attinente alla toponomastica, esse rappresentano l’identità di un popolo che deve essere giustamente riscoperta e valorizzata. Senza inseguire una finta unitarietà che non esiste nè mai esisterà”
Le elezioni amministrative della prossima primavera ed il bilancio dell’amministrazione in corso presieduta dal sindaco Gaetano Montalbano sono per Guariglia il resoconto di una ‘gestione’ più che di una vera e propria ‘amministrazione’.
“Il ruolo del primo cittadino negli ultimi tredici anni è stato quello di un uomo dedito solo a distribuire cariche politiche e piccoli benefici indispensabili per mantenere il potere. Da domani però è l’ora di cambiare”
In cosa consista il cambiamento tanto evocato è presto detto
“In questi giorni sto cercando di riscoprire il gusto antico del vero confronto politico con i cittadini. Non cerco militanti del Pd ma gente comune, chiedo ad amici e conoscenti di organizzare piccole assemblee, nei condomini, nei conventi in qualunque luogo accessibile ai più. E’ necessario tornare alle origini senza la mediazione di Internet o dei social network. La gente deve tornare a confrontarsi guardandosi negli occhi ed in maniera civile”
Non mancano riferimenti allo scenario nazionale, Renzi è il leader da cui prendere esempio
“Matteo ha svecchiato in un colpo solo decenni e decenni di politica, a lui si deve l’introduzione di un nuovo vocabolario politico ed una diversa attenzione per il mercato del lavoro specie per i più giovani”.
Il tempo nella piccola sede del partito, tappezzata di manifesti elettorali e dati statistici sulle primarie, scorre via veloce. L’ultima battuta, per chi da sempre ha interpretato il governo della cosa pubblica come servizio più che come privilegio, è un misto di amarezza e speranza.
“Spesso mi rimproverano di essere troppo ostinato nel portare avanti le mie idee. La politica, mi dicono, a Nocera Superiore non la si può fare. Io però vado avanti lo stesso, con il medesimo entusiasmo del primo giorno”.
Sul volto una smorfia leggera, poi, di nuovo il sorriso.
Raffaele de Chiara