Eboli. Toni accesi in piazza della Repubblica durante il comizio del Nuovo Psi: il capogruppo consiliare Massimo Cariello, ieri mattina, ha attaccato l’amministrazione di Martino Melchionda. L’affondo al sindaco ed alla giunta comunale è stato condiviso da Ennio Ginetti e Cosimo Pio Di Benedetto, rispettivamente consigliere comunale e coordinatore cittadino del Nuovo Psi.
Tutto questo alla presenza di un centinaio di persone, dinanzi alle quali i tre hanno dichiarato aperta la campagna elettorale, con netto anticipo sulle amministrative del prossimo anno, e ripercorso i nove anni di amministrazione Melchionda. A cominciare dall’avvocato Cosimo Pio Di Benedetto, il primo a prendere la parola, il sindaco è stato posto “tra i responsabili del disagio cittadino”. Poi è stata la volta di Ennio Ginetti: il consigliere comunale del Nuovo Psi ha comunicato la scelta di dimettersi dal suo incarico e passare il testimone a Mario Domini, e denunciato “un malessere generale, che ha toccato con mano durante il suo lavoro all’opposizione”.
Ultimo il capogruppo consiliare Massimo Cariello ad intervenire in piazza della Repubblica. “La politica è stata fallimentare nella città di Eboli”, ha detto, “Noi del Nuovo Psi crediamo in un progetto alternativo e portiamo avanti una concezione diversa della partecipazione democratica. Già nel 2010 (n.d.r. inizio del secondo mandato Melchionda) decidemmo di allontanarci dalla maggioranza; oggi lo facciamo in maniera ancora più netta. Siamo in una fase difficilissima, simile al periodo post bellico oppure a quello post terremoto, e perciò bisogna lavorare duro, avere capacità e pazienza. Perché sono tante le cose che non vanno nella nostra città, a cominciare dalla situazione dell’urbanistica e del commercio per poi passare alla storia politica e culturale. Il nostro territorio va tutelato a 360°”.
“Il Nuovo Psi vuole rilanciare”, ha proseguito, “l’imprenditoria ed il commercio locale. Corso Garibaldi, da noi definito la strada dell’artigianato, deve aprire le porte al centro storico di Eboli. Allo stesso modo si deve pensare alle periferie. Si possono dare risposte semplici, ma innanzitutto occorre uno studio reale sulla mobilità, sul problema dei parcheggi, servono soluzioni concrete, perché è anche questo che determina lo sviluppo economico”. Massimo Cariello ha concluso il comizio appellandosi ai cittadini “per mandare subito a casa l’attuale amministrazione” e per “scegliere insieme la nuova classe dirigente“.
Chiara Amato