movidaCava de’ Tirreni. E’ stato un incontro movimentato quello che si è tenuto ieri pomeriggio al Comune di Cava de’ Tirreni, sulla questione ‘movida’.  All’incontro hanno preso parte l’assessore alle attività produttive, Marco Senatore e Fortunato Palumbo assessore con deleghe all’ambiente, igiene urbana, il presidente di Confcommercio di Cava de’ Tirreni Luigi Trotta nonché alcuni proprietari di noti pub e discoteche del centro storico.

Tanti i temi affrontati a partire dalla richiesta da parte degli stessi gestori presenti, di aumentare i controlli per combattere la concorrenza sleale al fine di capire quali criteri adotta il Comune nel rilascio delle autorizzazioni puntando il dito contro i gestori dei bar che pur avendo autorizzazioni che li limita nella somministrazione delle bevande e di abbassare la musica oltre un certo orario spesso esercitano attività di pubblico spettacolo e di eventi live senza la dovuta licenza come ha giustamente suggerito Gaetano Lambiase , proprietario del pub Il Moro. ” In qualità di gestore di un noto pub situato nel centro storico di Cava de’ Tirreni, il Moro, insieme agli altri ho avanzato una proposta affinché siano presi i dovuti provvedimenti nei confronti di chi non rispetta le regole in vigore.  Tra le tante preposte abbiamo avanzato quella di pagare i rifiuti in base alle quantità prodotte, raggiungendo l’accordo di istallare dei cassonetti personalizzati in uno spazio adibito alla raccolta, chiediamo all’amministrazione controlli serrati e ai gestori sleali rispetto delle regole vigenti”.

Stesso discorso portato avanti da  Enzo Rispoli, proprietario della nota discoteca Officina 249: ” Siamo nell’illegalità più assoluta, c’è un regolamento? – dichiara Rispoli  – e va rispettato! Un conto è avere 400 persone riversate per strada davanti ad un bar alle 2 di notte , e un conto è avere 400 persone all’interno di una discoteca insonorizzata, dove al difuori non si percepisce nulla. Io sono pienamente d’accordo con la normativa vigente , ma devono rispettarla tutti. La musica dal vivo è un prodotto che va somministrato nei locali deputati, in linea con la normativa. Sono sicuro che si troverà una soluzione pacifica.”

Intanto un accordo è stato raggiunto, le proposte da parte dei gestori presenti ieri pomeriggio, sono state vagliate dall’amministrazione comunale, come ha confermato anche il Presidente Confcommercio di Cava de’ Tirreni, Luigi Trotta: ” L’incontro di ieri è stato piuttosto movimentato –  ma è servito per trovare la giusta via per uscire dalla confusione che ultimamente si era creata. Ognuno deve essere deputato ad esercitare l’attività in base alla licenza richiesta. Un bar di 15 mq non può improvvisarsi con degli eventi live e musica dal vivo perché non ha lo spazio per poterlo fare. Ciò che si crea è solo confusione che crea disagio non solo per i risedenti che vi abitano ma anche per la movida stessa in quanto Cava de’ Tirreni, vanta un flusso turistico proveniente da tutto il territorio campano e oltre, per cui chi viene da fuori e si trova davanti questo scenario credo non ci ritorni più”. “E’ chiaro che dopo il dibattito di ieri c’è chi si trova d’accordo e chi no, ma bisogna ripristinare le regole, fare un passo indietro e riportare tutto nella norma. Vogliamo una movida di qualità”.

” Questi incontri – dichiara l’assessore alle attività produttive e turismo Marco Senatore – servono ad avere un confronto con chi lamenta disagi al fine di confrontarci sulle iniziative da intraprendere sulle problematiche che riguardano la movida cavese che oramai non possono più essere tollerate”.

” Abbiamo accolto favorevolmente le proposte di alcuni gestori di noti locali, – continua l’Assessore –  e nei prossimi giorni cercheremo di integrare al regolamento già esistente alcune di queste, tra cui l’istallazione di cassonetti personalizzati in uno spazio chiuso e la musica in sottofondo non udibile all’esterno per i bar. Sicuramente rettificheremo il regolamento vigente. Domani ci sarà un incontro al Comune con i residenti del centro storico e dei punti vicini , un incontro che non sarà per nulla facile, e cercheremo di accogliere anche le loro proposte. Il nostro obiettivo è far rispettare le regole e non confondere la movida con la confusione. La nostra non è una forma di oppressione, ma dobbiamo colpire coloro i quali vogliono fare i furbi. Il mio appello, che rivolgo a tutti, è collaborazione”.

Alessandra Agrello