fdiSalerno. Antonio Mola, delegato alle politiche giovanili di FdI Salerno, e  Roberto Manzo delegato allo sport di FdI, nonché presidente di ASD Arechi Rugby, società attualmente capolista del campionato di Serie C, intervengono nel dibattito animatosi intorno ai lavori previsti allo stadio Vestuti allargando la discussione all’annosa carenza di strutture sportive in città.

“Lo stadio Vestuti è un simbolo della storia calcistica della città di Salerno diventato nel tempo la “casa” di tutti gli altri sport della città; – dichiara Roberto Manzo – è sicuramente apprezzabile l’intervento di riqualificazione dello stadio, ma è importante che l’amministrazione comunale si preoccupi anche di predisporre strutture adeguate alternative o di trovare una soluzione per tutte le associazioni e società sportive  (rugby, atletica, scherma, etc.) che utilizzano lo stadio Vestuti e che durante i lavori del project financing si troverebbero impossibilitate a praticare le discipline sportive in una città che soffre di una forte carenza di strutture pubbliche dove praticare i cosiddetti “sport minori”. Intendo richiamare, quindi, l’attenzione dell’Amministrazione Comunale per trovare una soluzione transitoria nel corso dei lavori previsti, confidando per il futuro che lo Stadio Vestuti resti sempre e comunque per i cittadini salernitani anche la “casa” degli altri sport”.

“All’opportunità dei lavori allo stadio Vestuti – ribadisce Antonio Mola – va accompagnata la necessità di ricercare soluzioni per permettere ai giovani di poter continuare a praticare le proprie attività senza particolari disagi: non vogliamo che le associazioni e gli atleti si vedano sfrattati senza sapere dove andare per continuare a svolgere i loro sport. Vanno discusse ed elaborate soluzioni tampone, durante i lavori, tenendo presente che, soprattutto i ragazzi, non potranno sobbarcarsi eccessivi oneri di trasferimento. Da questo problema, mi auguro, si possa partire – conclude Antonio Mola –per affrontare il tema più generale della carenza di strutture sportive a Salerno: una vera e propria emergenza perché per ogni sport che non si svolge l’intera città perde occasioni di socializzazione primaria e possibili risposte al disagio giovanile.”