Vallo della Lucania. Ieri sera i Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania hanno sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio aggravato un bulgaro di 46 anni, K.Y, marito della 48enne G.V.
Le indagini, partite a seguito di una segnalazione anonima al 112 per la presenza di un corpo senza vita in un’ aperta campagna di Vallo della Lucania, volgevano a chiarire sin dall’inizio le numerosi ecchimosi e tumefazione che il cadavere presentava e in particolare una evidente ferita alla nuca. A seguito dei primi accertamenti, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, dott. Giancarlo Grippo e dal Sostituto Procuratore dott.ssa Valeria Palmieri, veniva constatato che la donna, che lavorava come badante, abitava poco distante dal luogo in cui era stato rinvenuto il suo cadavere insieme al marito K.Y., un muratore residente in Italia da diversi anni ed al figlio, un bracciante agricolo.
I rilievi da parte dei RIS nell’abitazione dei coniugi hanno portato a significativi indizi come le tracce ematiche riconducibili alla vittima. La coppia infatti viveva un rapporto conflittuale sfociato, in più circostanze, in aggressioni da parte del marito che la donna non aveva mai denunciato.
Al termine di un lungo interrogatorio la vittima ha poi confessato di esser stato l’autore dell’omicidio per motivi passionali, legati a presunti e reciproci tradimenti. L’autore dell’efferato omicidio, dopo aver consumato il reato, ha tentato di nascondere il corpo della moglie trasportandolo con una carriola in un vicino bosco, ponendo accanto al corpo la borsa con all’interno i suoi documenti. L’uomo è ora nel carcere di Vallo della Lucania.