Rolle. Come reinventare un’auto che ha creato uno dei segmenti di maggior successo della storia automobilistica recente? Contraddistinto da linee audaci e tecnologie accessibili, il nuovo Qashqai è il prodotto finale di un processo di sviluppo straordinario – un percorso che segna la nascita dei crossover di prossima generazione. Sostituire e migliorare un design amato e ammirato da quasi due milioni di proprietari non è un compito facile. Diretto dal Chief Creative Officer di Nissan, Shiro Nakamura, il team del Nissan Design Europe, con sede nel Regno Unito, ha stabilito innanzitutto i tre valori chiave del nuovo Qashqai.
“L’ispirazione è stata triplice,” spiega Shiro Nakamura. “Agilità atletica, Tecnologia intelligente e Controllo sono i temi che caratterizzano ogni elemento del design. Quest’auto è il frutto di numerosi anni di lavoro dedicato. Abbiamo creato un design completamente nuovo, che sfrutta il successo della prima generazione di Qashqai e conferma la leadership di Nissan nel segmento dei crossover.”
Attingendo al DNA della famiglia di crossover Nissan, il nuovo Qashqai sfoggia un assetto sportivo e audace, immediatamente riconoscibile, ma anche nuovo ed elettrizzante. Uno degli elementi chiave del design di Qashqai è il rapporto tra le ruote e il resto della carrozzeria. “Abbiamo deciso di modificare i volumi dei passaruota per accentuare la forza e l’affidabilità del veicolo,” racconta Darryl Scriven, Design Excellence Manager, Nissan Design Europe. “Allungando la linea dei finestrini abbiamo potuto aggiungere più massa attorno alle ruote. Volevamo utilizzare la parte centrale della carrozzeria come un elemento di connessione dei quattro angoli per creare una forma più atletica. Un design orientato alle ruote, come questo, trasmette maggiore potenza e protezione e suggerisce che l’auto ha un’anima interna forte e fiera.”
I rapporti tra le sezioni superiore e inferiore del cofano rappresentano un’altra area in cui il team di design Nissan ha investito una considerevole quantità di tempo ed esperienza. “Ora la parte inferiore della carrozzeria ha più movimento e il contrasto tra le due sezioni è meno marcato,” spiega Darryl Scriven. “Prendete il paraurti posteriore, per esempio. L’auto di prima generazione aveva dei rostri dall’aspetto piuttosto semplice, mentre la nuova versione monta un diffusore dal design più sofisticato. Abbiamo regalato agli elementi protettivi una sensazione di maggior pregio.”
Taisuke Nakamura, Design Director, Nissan Design Europe, aggiunge: “Abbiamo instillato più emozioni nell’auto. C’è più movimento sulle superfici e una definizione più chiara dei volumi.
“Volevamo rendere il nuovo Qashqai più moderno e sono sicuro che abbiamo centrato l’obiettivo. Basta ammirare il pannello frontale per notare il contrasto tra i volumi dinamici e le linee nette dei fari e della mascherina del radiatore. Il motivo a V della mascherina conduce direttamente alle linee scolpite del cofano, prolungando l’effetto dinamico dalla mascherina verso il montante A. Un movimento in netto contrasto con la fluidità della carrozzeria e la dinamicità delle forme.”
Anche elementi all’apparenza semplici, come la linea del tetto, sono stati sottoposti a un restyling completo, come rivela Darryl Scriven: “Il nuovo Qashqai ha una linea del tetto “più filante” rispetto ai veicoli di prima generazione. Scende verso la coda dell’auto e si estende grazie al lungo sbalzo. Questo accorgimento esalta la sensazione di velocità e agilità e conferisce al nuovo Qashqai un look più dinamico.” Il nuovo Qashqai rispecchia in ogni minimo dettaglio la filosofia Nissan di una tecnologia accessibile. Dai materiali ai comandi degli interni fino alle rifiniture esterne, ogni elemento è stato progettato per sfruttare appieno le tecnologie disponibili.
Stabilendo già in partenza, all’inizio del processo di progettazione, le tecnologie e le funzionalità a disposizione, il team dell’NDE ha saputo integrare nell’auto tutte le caratteristiche chiave. Di conseguenza, tutte le tecnologie di Qashqai sono perfettamente integrate nel design finale e funzionano in armonia con il resto dell’auto.
“La tecnologia non ha una forma o una sagoma specifica,” spiega Taisuke Nakamura. “Perciò, esprimere la tecnologia nelle linee esterne è stata una grande sfida per noi. Ognuno ha un’impressione diversa della tecnologia, com’è quindi possibile esternarla attraverso il design?”
La chiave per integrare al meglio la tecnologia è stata utilizzarla fin dal principio. Darryl Scriven dichiara: “I fari a LED sono un ottimo esempio di come abbiamo saputo integrare le tecnologie più avanzate nel nuovo Qashqai. “All’inizio volevamo utilizzare lo stesso profilo delle luci standard. Ma non avevamo pensato che potesse essere inadatto a esprimere al meglio la tecnologia, perciò abbiamo completamente ridisegnato il profilo per il faro a LED. È un elemento magnifico, con linee e forme geometriche incredibilmente complesse.”
Il team di Nakamura ha lavorato duramente anche per sviluppare la sensazione di esclusività di Qashqai con una serie di dettagli stilistici, generalmente presenti su modelli di lusso più costosi. Ma analogamente alle dotazioni tecnologiche di Qashqai, il team era desideroso di integrarli nel design a uno stadio iniziale.
“Dettagli esclusivi, come le finiture cromate dei finestrini, hanno fatto parte del design fin dall’inizio. Non è possibile aggiungerli alla fine e sperare che il risultato sia all’altezza,” afferma Darryl Scriven. “I dettagli sono fondamentali per comunicare una sensazione di esclusività. Guardate le linee di giunzione e i punti in cui si incontrano tre pannelli di diversi materiali. Questi processi necessitano di molto tempo per essere perfezionati, ma la differenza a livello di prodotto finito è notevole.”
Un’area che ha richiesto gran parte del tempo investito dal team di design è il cofano “a conchiglia” – un componente altamente complesso che ha posto numerose sfide ai team di ingegneria e produzione di Nissan. “Gli stacchi tra i pannelli che si ottengono con un cofano a conchiglia sono tridimensionali ed è difficile eseguirli in modo corretto,” rammenta Darryl Scriven. “Avremmo potuto optare per la soluzione più semplice, ovvero quella di avere un cofano piatto con stacchi bidimensionali, ma non avrebbe trasmesso quella sensazione di qualità che stavamo cercando. È stato un compito arduo per gli ingegneri, ma il risultato finale è incredibile.”
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