Fisciano. Quest’anno il Giorno della Memoria sarà ricordato dall’Università e da Unis@und in modo più articolato rispetto alle consuete iniziative messe in campo per il 27 gennaio. Si tratta di otto appuntamenti che si svilupperanno tra il 28 febbraio e il 30 aprile p.v. e che coinvolgeranno il Teatro di Ateneo e l’Aula Magna.
«La Shoah, lo sterminio di rom, disabili, omosessuali e oppositori politici – dichiara il Rettore Aurelio Tommasetti– è una lezione che ci insegna cosa può succedere quando il pregiudizio e la discriminazione sono liberi di prendere il sopravvento e gli individui e i governi non assumono posizione contro l’ingiustizia». La decisione di “far scomparire” un popolo dalla faccia della terra, la determinazione nel decidere chi debba e chi non debba abitare il pianeta, una determinazione spinta alle estreme conseguenze, «ha rappresentato la specificità di un momento, unico nella storia, di modificare la configurazione stessa dell’umanità».
«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario» scriveva Primo Levi. Proprio per questo «l’Olocausto e la Shoah saranno ricordate – prosegue Tommasetti -da tutte le componenti del nostro Ateneo; docenti, studenti e personale tecnico insieme per raggiungere il massimo risultato possibile: raccontare la storia per ricordare; ricordare per non dimenticare la Shoah». Va in questa direzione, conclude il Magnifico Rettore, «il tentativo, compatibilmente con le risorse finanziaria a disposizione e in sintonia con le associazione studentesche, di dar vita e forma al TRENO DELLA MEMORIA, progetto già largamente collaudato da diverse regioni italiane». Di seguito i dettagli del programma delle iniziative, ufficializzati stamani nel corso della conferenza stampa che si è svolta presso la Sala Giunta del Comune di Salerno.
Programma iniziative in Ateneo
28 gennaio – Sala buffet Teatro di Ateneo
L’importanza della memoria
ore 10.30 – Incontro con Paul Schreiner, ingegnere ceramico di fama mondiale, nativo di Zagreb, sopravvissuto alla Shoah, e Suzana Glavas, poetessa italo-croata e docente di lingua croata all’Orientale di Napoli;
ore 12.30– intervento a due voci sulla memoria collettiva di Halbwachs di Fabrizio Denunzio e Bianca Arcangeli, docenti dell’Ateneo salernitano
29 gennaio– Sportello Antidiscriminazione
L’altro sterminio
Ore 10.30 – Proiezione del film “Bent” di Sean Matthias
Ore 12.00- Incontro con Lorenzo Forte, responsabile cultura del circolo Arcigay di Salerno, Marcello di Folco, Gianpaolo D’Elia, giornalista, Michele Pirone, segretario Flc- Cgil di salerno
5 marzo – Aula Magna
La memoria oggi
ore 10.30 – Presentazione del libro “1938-1945: L’industria di Caino”
ore 11.30 – Piero Terracina si racconta
ore 12.30– incontro con Beatrice Benocci sul tema “I luoghi non luoghi della memoria”.
ore 13.00 – Dibattito
12 marzo – Teatro di Ateneo
La memoria del male
ore 10.30- Terezin di Silvio Mariano
ore 11.30- proiezione film La Chiave di Sara
26 marzo- Teatro di Ateneo
Memoria e Resistenza nel mondo sportivo
ore 11.30– Incontro con Andrea Bartali e Manuela Valletti Ghezzi
ore 12.00- La deportazione politica tra il 1943 e il 1945: a colloquio con Giuseppe Valota
2 aprile – Sala buffet del Teatro di Ateneo
Il ricordo degli Italiani prigionieri nei lager
ore 10.30 – Inaugurazione della mostra fotografica “Sterminio in Europa tra due guerre mondiali”
ore 11.00 – Gli schiavi di Hitler: dibattito con docenti ed ex deportati
ore 12.00 – L’Università incontra Minuccia Gigante figlia di Vincenzo ucciso nella Risiera di san Sabba
16 aprile – Sala buffet del Teatro di Ateneo
ore 11.30 – Incontro dibattito sul tema Giovanni Palatucci, il questore Giusto
30 aprile – Teatro di Ateneo
La fine di un incubo?
ore 10.30- saluto di Ottavio Di Grazia, ebraista e autore del libro “Shoah e bioetica”
ore 11.00- 30 aprile 1945 di Luca Frozen Cresc, regia di Gaetano Stella.
L’allestimento teatrale ha partecipato con successo all’ultimo festival dell’ebraismo svoltosi a Trani. Si tratta di un’insolita lettura del più crudele massacro di tutti i tempi, una Shoah (in ebraico “distruzione” “desolazione”), che ritrova il suo significato nel terzo millennio.