Salerno. L’arroganza del potere e la triste sfrontatezza del becero burocratese. Il sindaco e vice ministro Vincenzo De Luca sceglie ancora una volta il facile sotterfugio ed oltre al buon senso dribla anche le decisioni della magistratura. Il tribunale di Salerno lo ha dichiarato decaduto dalla carica di sindaco per incompatibilità con l’incarico di governo. La sentenza emessa dalla prima sezione civile ha accolto il ricorso dei parlamentari del M5S. Ma lui incurante del ridicolo affida la propria replica ad un comunicato di due righe.
“Ho presentato appello all’ordinanza emessa in data odierna dal Tribunale Civile di Salerno. L’ordinanza, in base alla legge 150 dell’ 1/9/2011 Art. 22 Comma 8, resta pertanto sospesa”.
Per i giudici è “sussistente la causa di incompatibilità in capo a Vincenzo De Luca, eletto sindaco di Salerno nel maggio del 2011 e nominato sottosegretario di Stato il 3 maggio del 2013, causa di incompatibilità prevista dall’ art.13 della legge 148/2011” e conseguentemente “dichiara la decadenza dello stesso dalla carica di sindaco del comune di Salerno”.
Caustico l’intervento congiunto dei senatori del Movimento Cinque Stelle Andrea Cioffi e Silvia Giordano autori del ricorso al tribunale assieme a Girolamo Pisano.
“I politici – scrivono – dovrebbero iniziare a cambiare la personale prospettiva ideologica che li induce nell’errore interpretativo delle norme, anteponendo, di fatto, l’interesse collettivo a quello personale e di partito. I salernitani non meritano di essere trattati in questo modo. Il rispetto della legge è un obbligo di tutti, in primis di coloro che sono eletti dai cittadini. Questo episodio – concludono – è l’ennesimo risultato di una scellerata politica eccessivamente lassista da parte di De Luca e del Consiglio comunale che rimandano da mesi una decisione dovuta”.
Immediate le reazioni da parte di Forza Italia che attraverso Mara Carfagna fa sapere “Siamo ai titoli di coda di una vicenda dai contorni grotteschi. Nessuna giustificazione sara’ mai plausibile per un comportamento cosi’ privo di ragionevolezza”.
Nella stessa direzione anche il commento del coordinatore cittadino Antonio Roscia
“Io credo che il Prefetto di Salerno aveva ed abbia il dovere di intervenire già da tempo, per far rispettare la norma della incompatibilità che è chiara, palese, inconfutabile. De Luca si dimostra ancora una volta attaccato alla poltrona, come e peggio dei peggiori notabili della Prima Repubblica”
Al momento la sentenza non produrrà nessuno effetto pratico grazie anche al ricorso presentato dal diretto interessato. Senz’altro più avvezzo ai cavilli del diritto piuttosto che alle norme del buon senso.
Raffaele de Chiara