Montecorvino Rovella. Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri del nucleo investigativo della Compagnia di Battipaglia e della stazione di Montecorvino Rovella, coordinati dal Pubblico Ministero Dr. Vincenzo Montemurro della Direzione Distrettuale Antimafia hanno arrestato tre dei quattro killer responsabili dell’omicidio di Vincenzo Persico, avvenuto nel pomeriggio di domenica 19 gennaio nel pieno centro di Montecorvino Rovella.
Le persone fermate, come comunicato in una nota dai carabinieri, sono i pregiudicati Alberto Volpicelli, venticinquenne di Giffoni Valle Piana, Domenico Lamberti, detto “Mimmo ‘a Mafia” trentottenne di Giffoni Valle Piana e Nicola Brunetto, quarantacinquenne di Montecorvino Rovella, mentre un quarto uomo è tuttora ricercato.
Il delitto si consumò in via Cavour, la vittima un ventiseienne pregiudicato, venne avvicinato da uno sconosciuto che gli sparò contro quattro colpi d’arma da fuoco.
Il giovane, benché ferito riuscì a fuggire a bordo del proprio motociclo inseguito dal sicario a bordo di un altro scooter che continuò a sparargli.
Persico abbandonò il suo scooter dopo alcune centinaia di metri, tentando di fuggire a piedi ma, a causa delle gravi ferite, si accasciò al suolo. Benchè tempestivamente soccorso dai sanitari del 118 e trasportato presso l’Ospedale Ruggi di Salerno, morì a causa delle ferite riportate al torace ed all’inguine.
Le indagini già nelle prime fasi consentirono di ricostruire le dinamiche dell’omicidio riconducibile a contrasti per il controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona.
In particolare, gli inquirenti scoprirono che il giovane assassinato, qualche ora prima dell’agguato mortale, aveva avuto una violenta discussione con un giovane spacciatore tossicodipendente del luogo, Alberto Volpicelli, per il controllo della piazza di spaccio.
Le indagini hanno consentito di accertare che Volpicelli, in stato d’ira e di alterazione conseguente all’assunzione di stupefacenti, si organizzò, nelle ore successive alla lite, per vendicare l’affronto subito.
Dopo l’agguato i killer raggiunsero una località isolata dove si disfecero, incendiandoli, del mezzo, dei caschi e parte del loro abbigliamento. Malgrado il tentativo di occultare le prove e di dileguarsi i carabinieri nella serata di ieri hanno rintracciato prima Brunetto e, successivamente, Volpicelli che, sottoposti a lungo interrogatorio alla presenza dei rispettivi legali e davanti al Pubblico Ministero hanno ammesso le loro responsabilità fornendo piena confessione. Dopo ulteriori ricerche, in nottata, è stato rintracciato tra le montagne del picentino e arrestato anche Domenico Lamberti.
I tre assassini sono stati condotti al carcere di Salerno.
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