Si sente totalmente tranquillo e non ha intenzione di dimettersi, il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua che replica alle accuse e commenta la sua posizione di indagato dalla Procura della Repubblica di Roma per presunte cartelle cliniche truccate e fatture gonfiate dell’Ospedale Israelitico di cui è direttore generale. Le accuse a suo carico sono truffa aggravata, falso ideologico e abuso d’ufficio. Inoltre, in veste di direttore del nosocomio, avrebbe girato all’Inps, di cui è presidente, contributi previdenziali sotto forma di fatture della Regione Lazio non liquidate.
“Perchè dovrei dimettermi? – spiega il Presidente Mastrapasqua – Per una informativa dei Nas ci si deve dimettere o suicidare? Con questo sistema si manderebbe a casa un premier o un capo dello Stato dice in un’intervista a Repubblica”
Inoltre Mastrapasqua approfitta per precisare che nega di ricoprire 25 incarichi: “Chi lo dice non sa leggere le visure camerali che si riferiscono a quelli avuti negli ultimi 15 anni, non a quelli attuali – afferma – Sono il presidente dell’Inps e il vicepresidente di Equitalia, per effetto di patti parasociali, e di Idea Fimit, sempre per patti parasociali che risalgono a prima che arrivassi io all’Inps. Inoltre faccio parte di uno studio professionale e non l’ho abbandonato. I clienti hanno da noi i collegi sindacali e io ci sono”, aggiunge, precisando di essere presidente o membro di “sei collegi”, e cioè “Adr Engineering, Autostrade per l’Italia spa, Coni servizi, Loquenda, Mediterranean Nautilus Italy, Eur Tel. Tutto qui. Ecco il mostro!”