Salerno. Si torna a parlare di inquinamento nel Salernitano. Sotto inchiesta, i fumi della Fonderia Pisano nella valle dell’ Irno. Grande l’attenzione della stampa in questi giorni, prima e dopo la fiaccolata del 25 gennaio scorso organizzata dal Comitato Salute e Vita.
“Dopo la fiaccolata abbiamo intrapreso la strada dell’ impegno studiato e ponderato – ci spiega, raggiunto al telefono, Matteo Zagaria, tra i fondatori del Comitato Salute e Vita – Durante tutta la giornata di ieri l’aria è stata irrespirabile e i fumi che raggiungevano le abitazioni erano neri, non bianchi come dovrebbe essere”.
Alla fiaccolata di sabato scorso hanno partecipato tante persone, tra le quali familiari di giovani e meno giovani scomparsi a causa di mali facilmente correlabili al massiccio inquinamento della zona. Hanno sfilato silenziosamente nel centro cittadino, da piazza Vittorio Veneto a piazza Portanova, fermandosi sotto la sede della Prefettura a piazza Amendola. All’ iniziativa del Comitato Salute e Vita hanno aderito anche delle delegazioni dei sindacati Cisl e Usb e il Movimento 5 Stelle.
“Abbiamo chiesto un tavolo tecnico con il prefetto Pantalone e i dirigenti della Fonderia Pisano – conclude Zagaria – durante il quale, qualora dovesse tenersi, chiederemo di dislocale la fonderia e iniziare una massiccia attività di bonifica del terreno, delle falde acquifere e delle acque dell’ Irno, massacrati dopo anni di incessante attività della fabbrica”.
Arianna Grilli
Foto di Francesco Marino
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