Una manifestazione congiunta promossa dal Comitato di salute pubblica di San Giovanni a Piro ed il Comune di Buonabitacolo per protestare contro l’installazione delle antenne telefoniche sui propri territorio. Le due comunità ieri sera si sono unite per dire no alle installazioni rispettivamente della telecom e della Eriksoon che da anni, a loro dire, inquinano l’aria dei propri paesi.
“Dobbiamo fare in modo – tuona l’avvocato Franco Maldonato – che i gestori telefonici, si presentino con il cappello in mano e chiedere umilmente scusa per i danni che hanno causato o potrebbero causare alla popolazione con i loro dispositivi”.
L’intento della manifestazione è stato quello di sottolineare l’importanza di agire nell’immediato “le antenne telefoniche – ribadisce il presidente del Comitato di San Giovanni a Piro-rappresentano potenziali pericoli, bisogna impedire che possano continuare a convivere con i cittadini causando danni irreparabili”.
In entrambi i casi il problema principale è la burocrazia, gli iter necessari all’attivazione delle normative preposte alla delocalizzazione o impedimento delle antenne, nonché i possibili ricorsi da parte dei gestori telefonici “bisogna puntare sull’aspetto igienico sanitario del problema, affinchè siano attivate tempestivamente norme inoppugnabili”.
Il piano delle antenne del comune di San Giovanni a Piro, di natura prevalentemente edilizia che chiama in causa normative riguardanti l’aspetto ambientale paesaggistico, “è stato erroneamente affidato – prosegue Maldonato- ad una ditta che si occupa di bio-edilizia; in pratica l’azienda ha realizzato antenne in zone in cui esistevano campi elettromagnetici naturali e non dovuti a cause esterne”. Nell’attesa delle ulteriori revisioni del piano, che il Comune di San Giovanni a Piro, su richiesta dell’opposizione, ha affidato ad un tecnico, il Comitato di salute pubblica si riunirà il prossimo 14 marzo presso l’albergo La Pergola.
Caterina Ianni