Roma. Bocciati ieri gli emendamenti alla riforma della legge elettorale riguardanti le presenze femminili in Parlamento.
Le tre proposte di modifica prevedevano: l’alternanza di genere nella composizione delle liste; l’alternanza dei capilista; l’obbligo che almeno il 40% dei capilista fossero donne in ciascuna regione.
La votazione è avvenuta a scrutinio segreto.