Sabato alle ore 9.30, nella sede di Confindustria Salerno, avrà luogo un incontro finalizzato ad illustrare le posizioni della Comunità portuale salernitana in relazione alla recente proposta di Riforma della portualità, avanzata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.
L’abolizione dell’Autorità Portuale di Salerno con l’accorpamento del Porto all’Autorità Portuale di Napoli, metterebbe in discussione un intero sistema che rappresenta, di fatto, un’importante e fondamentale risorsa per la nostra provincia. L’ipotesi di riforma, che coinvolge in maniera più diretta e immediata il Cluster portuale si riflette, inevitabilmente, su tutto l’apparato economico, interessando direttamente diversi settori produttivi e non solo a livello provinciale, in quanto il Porto di Salerno è al servizio di un’area molto più vasta della Campania.
All’iniziativa sono stati invitati a partecipare – tra gli altri – i parlamentari e i consiglieri regionali eletti nella provincia di Salerno, il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il Presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone, il Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, il Presidente della Camera di Commercio, Guido Arzano e il Presidente dell’Autorità’ portuale di Salerno, Andrea Annunziata, il Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Maurizio Trogu e il Direttore dell’Ufficio Dogane di Salerno, Vito de Benedictis.
“L’ipotesi di riforma della portualità avanzata dal Governo, che prevede l’abolizione dell’Autorità Portuale di Salerno, con l’accorpamento del Porto a quella di Napoli, è inaccettabile”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
“Penalizzare e mettere in discussione un’eccellenza della nostra provincia – continua – sarebbe l’ennesimo errore di un Governo che dimostra, ancora una volta, di non conoscere per nulla il territorio e di procedere esclusivamente con una politica che danneggia e inganna, a suon di slogan e annunci roboanti, i cittadini. Il porto di Salerno è oggi una realtà fondamentale per la crescita e lo sviluppo della Campania e del Sud Italia. Un accorpamento con Napoli, distante anni luce per efficacia e risultati conseguiti, vorrebbe dire mettere a rischio l’economia e l’industria della nostra provincia, già pesantemente colpite negli ultimi anni”.
Cirielli conclude augurandosi che che i parlamentari salernitani, segnatamente quelli del Pd, partito di Governo, siano uniti e si impegnino per evitare che l’esecutivo Renzi perpetri un nuovo scippo al nostro territorio, dopo quello dei 123 milioni di euro per la realizzazione della terza corsia del raccordo Salerno-Avellino.