Battipaglia. Sequestrata questa mattina l’azienda ‘Sele Ambiente’ coinvolta nell’operazione antimafia ‘Black Land’ dell’Arma dei Carabinieri e della Dia di Bari sul traffico illecito di rifiuti speciali.
Prodotti in diversi comuni delle province di Salerno e Caserta, i rifiuti speciali dopo essere stati trasportati presso i siti di stoccaggio della Sele Ambiente di Battipaglia e della Iside di Bellona (CE) venivano dapprima conferiti all’impianto di compostaggio della Biocompost Irpino di Bisaccia (AV), quindi, senza subire alcun trattamento, accompagnata da falsa documentazione, venivano trasportati e gestiti come se si trattasse di ammendante, per essere definitivamente smaltiti mediante “tombamento” in un enorme cratere ricadente su un area agricola sita in Ordona, gestita dall’Edil C., dove vi era una autorizzazione al ripristino ambientale.
Altri rifiuti venivano invece conferiti alla Spazio verde plus di Carapelle (Fg) e, dopo essere stati trasportati presso un capannone di stoccaggio sito in località Santa Cecilietta di Foggia, venivano illecitamente sversati in aree diversificate ricadenti nelle regioni di Puglia, Campania, Basilicata e Molise, talvolta anche nei pressi di zone lacustri e corsi d’acqua di grande rilevanza paesaggistica e faunistica, protette. In taluni casi i rifiuti venivano incendiati subito dopo lo sversamento. Per gli smaltimenti illeciti veniva utilizzata come base operativa l’area di parcheggio di Carapelle (Fg) della Ecobal bat di Cerignola.
L’intera operazione condotta tra Campania e Puglia ha portato all’arresto di 13 persone (una è ancora ricercata) ritenute a vario titolo responsabili di attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti e al sequestro di aziende, stabilimenti, automezzi pesanti, discariche abusive per un valore totale di 25milioni di euro, sia in relazione al reato ambientale che agli illeciti amministrativi conseguenti.