Battipaglia. Un’agenzia regionale per la forestazione, utile a eliminare i veri sprechi. E’ quanto proposto dai segretari dei sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila-Uil, riuniti stamane al centro sociale di Battipaglia per annunciare la protesta dei lavoratori idraulico forestali a Napoli, in programma il prossimo 24 aprile, davanti palazzo Santa Lucia.
Carmine Santese, segretario regionale della Fai Cisl Campania, ha evidenziato in una gestione pubblica che sia più imprenditoriale la proposta sindacale.
“Dobbiamo avere un unico interlocutore – ha dichiarato – Noi facciamo davvero spending review, provvedendo a eliminare i veri sprechi. Con questa agenzia si taglierebbero, infatti, quasi 20 centri di pesa. Un taglio che permetterebbe di risparmiare tra i tre e i quattro milioni di euro alla Regione”.
Sulla stessa linea Aniello Garone, segretario della Fai Cisl Salerno. “Vogliamo che ci sia una gestione delle foreste in ottica produttiva – ha detto – indispensabile per dare vita alla filiera legno-energia. Questo, il prossimo 24 aprile, diremo con i lavoratori ai nostri governanti regionali. Inoltre, chiederemo che gli interventi siano comprensoriali e non singoli e decisi da un solo sindaco. I progetti vanno eseguiti con le autorità di bacino, altrimenti c’è il rischio accavallamento”.
Fai Cisl, poi, mette in rilievo la necessità di capire cosa è stato fallimentare della gestione di questi ultimi venti anni. “Ci sono luci e ombre -sottolinea Garone – Sicuramente ci sono degli uffici tecnici di alcune comunità montane che sono inadempienti. Altrimenti non si spiegherebbe il motivo per il quale alcuni lavoratori avanzano 15 mesi di stipendio e altri molti meno. Sicuramente non è stata mai messa in moto la filiera. Bisogna partire da un’ottica che i progetti partono dalla montagna e finiscono a valle”.
Quattro, dunque, i punti fondamentali della proposta fatta dai sindacati alla Regione.
“Innanzitutto – ha concluso Garone – bisogna aumentare le funzioni dei lavoratori idraulico forestali e poi bisogna dare loro certezza dello stipendio, svincolando i fondi dalle procedure tecnico-amministrative. Infine, c’è bisogno della sicurezza dei livelli occupazionali, anche per gli operai stagionali, e il coordinamento unico per gli interventi”.
Anche Matteo Buono sostiene la segreteria confederale: “Da sempre siamo vicini agli operai idraulico-forestali. La proposta dei sindacati merita rispetto e va condivisa, perché raggiunge quel buon senso che, fino a ora, le istituzioni non hanno mai dimostrato di avere”.