Salerno. I lavoratori dell’Aser s.p.a hanno proclamato da martedi’ 13 maggio un presidio permanente in piazza Cavour. La decisione è stata presa in seguito alla lettera pervenuta nella giornata di ieri, da parte della curatela fallimentare, del licenziamento collettivo dei lavoratori.
“Da oggi inizia un nuovo percorso nella storia della nostra lotta – spiega in una nota Sandro Caporaso, coordinatore RSU ASER – per il rispetto dei diritti, i lavoratori aser s.p.a. di salerno, che hanno in questi 4 anni lottato in punta di diritto, rispettando ogni singola e precisa legge dello stato italiano. In cambio hanno avuto promesse, illusioni, prevaricazioni, minacce e tradiment. Nessuno ha preso effettivamente a cuore questa vicenda, che ha visto coinvolti ed informati, ogni istituzione dello stato, dalla presidenza della repubblica, passando alla presidenza del consiglio, del senato, della camera e finendo con le istituzioni locali, presidenza della regione campania, assessorato all’ambiente della regione e tutti gli organi della provincia di salerno”.
Caporaso denuncia che nonostante gli innumerevoli esposti trasmessi di volta in volta, dalla commissione bicamerale d’inchiesta sui rifiuti, passando per la corte dei conti della regione campania e finendo al comando generale della guardia di finanza e alla procura della repubblica di salerno, niente e’ scaturito in difesa di questi cittadini italiani e salernitani, nonostante precise normative, leggi dello stato e leggi regionali ne garantissero i diritti, e non da ultimo, lo spreco ingente di soldi pubblici.
“Vogliamo, anzi pretendiamo, – continua il coordinatore – che i responsabili di questo squallore paghino per le loro azioni. Da oggi nessuno potra’ dire “noi non sapevamo”, perche’ da oggi in poi, sara’ nostro preciso intento ricordare tutte le responsabilita’ oggettive e politiche”.
I lavoratori hanno presentato un esposto alla corte dei diritti della uee e minacciano nuove azioni. “A questo – sottolinea Caporaso – seguira’ una dettagliata richiesta di danni a chi, non applicando le leggi vigenti in materia di lavoro e del ciclo integrato dei rifiuti, ha cagionato un ingente danno ai 34 lavoratori aser e alla collettività. Una cosa deve essere chiara per tutti coloro che rappresentano la legge e il governo sul territorio, noi da oggi ci sentiamo legittimati e autorizzati ad attuare ogni iniziativa atta a difendere i nostri figli, le nostre famiglie. Invitiamo tutti coloro che in rappresentanza delle vertenze che hanno visto protagonista, in negativo, la nostra provincia, ad intervenire”.