In Italia il Partito Democratico strappa il 40,81% dei consensi contro il 21 ,16% del Movimento 5 Stelle e il 16,82% di Forza Italia. Insieme a questi tre partiti, a superare il quorum anche Lega Nord con il 6,16% dei voti, Nuovo Centro Destra con il 4,38% e sul filo del rasoio L’altra Europa con 4,03%. Ecco, intanto, i dati definitivi degli scrutini per la Circoscrizione Meridionale dal sito del Ministero:
PARTITO DEMOCRATICO : 2.017.379 voti-35,04%
MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT: 1.385.270 voti-24,06%
FORZA ITALIA: 1.279.025 voti – 22,21%
NUOVO CENTRO DESTRA – UDC: 378.256 voti- 6,57%
L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS: 238.951 voti – 4,15%
FRATELLI D’ITALIA – ALLEANZA NAZIONALE: 238.993 voti- 4,15%
SCELTA EUROPEA: 62.679 voti- 1,08%
ITALIA DEI VALORI: 56.692 voti- 0,98%
LEGA NORD-DIE FREIHEITLICHEN-BASTA €URO: 43.184 voti- 0,75%
VERDI EUROPEI-GREEN ITALIA: 44.219 voti- 0,76%
IO CAMBIO – MAIE: 11.600 voti- 0,20%
Ecco la lista degli eletti della Circoscrizione Meridionale:
Eletti nella circoscrizione Sud (dati ufficiali – tra parentesi i primi dei non eletti):
Partito Democratico: Pittella – Picierno – Gentile – Paolucci – Cozzolino – Caputo
Movimento 5 stelle: Adinolfi – Ferrara – D’Amato – Aiuto
Forza Italia: Fitto – Patriciello – Martusciello – Matera – (Baldassarre)
Nuovo Centro Destra: Cesa – (Picone)
Lista Tsipras: Spinelli – (Forenza)
I risultati su tutto il territorio nazionale
Trionfa il Pd di Matteo Renzi: con il 40,8%, batte il record di Veltroni del 2008, stravince nelle cinque le circoscrizioni e diventa il primo partito dell’area socialdemocratica europea, arriva quasi a doppiare l’M5S e a superare la somma di grillini e Forza Italia. Non solo, il Partito Democratico resta l’unica forza politica italiana a far meglio, in numeri assoluti, del 2013 di oltre due milioni e mezzo di voti (in percentuale sale del 15%) e fa capire a tutti che sarebbe in grado di vincere da solo eventuali elezioni politiche con l’Italicum. Cinque dati tutti in positivo, un pokerissimo che esce dalle carte in mano di Renzi e costringe in un angolo grillini e berlusconiani.
I primi dovranno adesso spiegare le minacce e l’arroganza delle ultime settimane, raccontare agli italiani come hanno fatto, in meno di un anno di opposizione “pura e dura” a perdere quasi 5 punti in percentuale passando dal 25,5% al 21,2% e da 8 milioni e 689 mila voti a 5 milioni e 800 mila. Dato che segna una pesante sconfitta anche di fronte a un calo percentuale degli elettori dal 75,2% (politiche 2008) al 57,22 % di ieri. Per Forza Italia, poi, c’è un crollo spaventoso da 7 milioni e 332mila (21,6%) del Pdl a un misero 16,8% oggi, pari a non più di 4 milioni e 600 mila voti.
Insomma, l’Italia si sveglia molto più “seria” del resto d’Europa e può paragonare la sua stabilità a quella (per tanti versi diversa) di una Germania. Gli italiani si dimostrano capaci di respingere i due populismi: quello tradizionale di Berlusconi e quello ambiguo tra sinistra e destra di Grillo. E il Pd riesce a recuperare voti dappertutto: da destra e anche da sinistra.
Per gli altri partiti, Lega Nord, Ncd-Udc e Tsipras, superano la soglia del 4% che permette di portare parlamentari a Strasburgo. Il partito di Salvini (che ha già annunciato la fine dell’euro) arriva al 6,2 con 1 milione e 660mila voti superando ampiamente il 4,1% delle politiche 2013 (5 deputati europei). I centristi di Alfano e Casini arrivano al 4,34 con 1 milione e 200mila voti. La Lista Tsipras riesce a farcela, seppur di pochissimo: con 40 sezioni da scrutinare (circa 20mila voti) su 61.592 , i seguaci del leader greco sono al 4% pieno. Dovrebbero avere tre deputati come Ncd-Udc. E’ probabile che il dato di Alfano e Casini abbia anche un benefico effetto sulla compattezza del governo.
Male tutti gli altri: da Fratelli d’Italia (al 3,7%, anche se quasi raddoppia i consensi rispetto allo scorso anno) e, soprattutto, a Scelta Europea che quasi sparisce (0,6%).
Tornando ai risultati dei primi tre, va notato che il Pd supera largamente il record di Veltroni del 2008 (33,2%) restando sotto di circa 800mila voti rispetto ai 12 milioni di suffragi presi in quella occasione. E va pure detto che che neanche il Pdl era mai andato oltre il 37,4% e alle europee del 2009 si era sttestato al 35,3%. Forza Italia, da sola aveva preso il 21% nel 2004.
Nelle cinque circoscrizioni, il Pd è sempre al comando. Nel Nord Ovest arriva al 40,6% (M5S al 18,4% e Forza Italia al 16,2%). Nel Nord Est, Renzi raggiunge il 43,5% con i grillini al 19% e Forza Italia al 12,9%. Nella circoscrizione del Centro, il Pd tocca il suo record al 46,6%; l’M5S è al 21,8% e Forza Italia al 14,8%. Nella circoscrizione meridionale e nelle isole era previsto il sorpasso di Grillo nei confronti del Pd. Le urne hanno suonato tutt’altra musica. Nella circoscrizione del Sud il Pd tocca quota 35%, l’M5S si ferma al 25% e Forza Italia al 22%. Nelle Isole i grillini toccano il loro miglior risultato (27,3% col 30,5% in Sardegna) ma restano molto indietro rispetto al Pd che raggiunge il 34,9% con il 38,7 in Sardegna e il 33,7% in Sicilia. Forza Italia si ferma, nella circoscrizione insulare, al 20%.
Straordinari, per il Pd, i risultati nelle singole regioni. Il picco (sembra un omaggio a Renzi) si verifica in Toscana con il 56,3%. Segue l’Emilia Romagna con il 52,5%. Nelle due regioni “rosse” pare di essere tornati ai tempi del miglior Berlinguer che, comunque, non superò mai il 34% (33,6% nel 1984, anno del sorpasso sulla Dc subito dopo la scomparsa del grande leader comunista). In altre otto regioni, il Pd supera il 40 per cento: Umbria (49,2%), Valle d’Aosta (47,1%) Marche (45,5%), Basilicata (42,2%), Friuli Venezia Giulia (42,2%), Liguria (41,7%), Piemonte (40,7%) e Lombardia (40,3%). In sei regioni, il partito di Renzi è sopra quota 30%: Lazio (39,2%), Sardegna (38,7%), Veneto (37,5%), Campania (36,1%), Puglia (33,6%), Sicilia (33,6%), Abruzzo (32,4%), Molise (31,2%). Solo in Trentino Alto Adige il Pd finisce sotto il 30%: raggiunge il 29,9% ma supera addirittura la Svp (28,8%)
Exit poll e proiezioni. La serata era cominciata con gli exit poll di Emg per La7 (Mentana) che, evidentemente avevano colto un segnale e davano il Pd intorno al 33% con Grillo intorno al 26 e Forza Italia al 18. Probabilmente, Fabrizio Masia (direttore di Emg) aveva dati ancora migliori per Renzi, ma darli come exit poll dopo i sondaggi delle ultime settimane che vedevano Pd e M5S poco distanti tra loro, sembrava, oggettivamente, un azzardo.
Così, il trionfo del Pd di Matteo Renzi è diventato concreto solo quando, intorno a mezzanotte, Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing ha snocciolato davanti a un allibito Bruno Vespa la sua prima proiezione (10 per cento del campione) con il Pd al 40,2%, l’M5S al 23,1% e Forza Italia al 16%: “Quando ho visto i dati – confessa Noto – mi sono preoccupato perché sembravano davvero ‘forti’. Semplicemente, ho avuto il coraggio di darli”. Da lì in poi, tutte le proiezioni hanno confermato la tendenza.
Riepilogo risultati nazionali
Abitanti:60.021.955 – Elettori: 49.399.720
PARTITO DEMOCRATICO : 11.203.231 voti – 40,8% – 32 seggi
MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT: 5.807.362 voti – 21,1% – 17 seggi
FORZA ITALIA: 4.614.364 voti – 16,8% – 13 seggi
LEGA NORD-DIE FREIHEITLICHEN-BASTA €URO: 1.688.197 voti- 6,2% – 5 seggi
NUOVO CENTRO DESTRA – UDC: 1.202.350 voti – 4,4% – 3 seggi
L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS: 1.108.457 voti – 4,0% – 3 seggi
FRATELLI D’ITALIA – ALLEANZA NAZIONALE: 1.006.513 voti – 3,7%
VERDI EUROPEI-GREEN ITALIA: 250.102 voti – 0,9%
SCELTA EUROPEA: 197.942 voti – 0,7%
ITALIA DEI VALORI: 181.373 voti – 0,7%
SVP: 138.037 voti – 0,5%
IO CAMBIO – MAIE: 50.978 voti – 0,2%
I risultati a Salerno città
E’ Anna Petrone ad aver raccolto più voti a Salerno città per il Pd: 9004 preferenze, infatti, per la candidata salernitana alle Europee. A seguire, Isabella Adinolfi del M5S con 2306 voti ed il suo compagno di lista Michele Cammarano con 2165 preferenze nel capoluogo. Per Iannone di Fratelli d’Italia, 1068 i voti, mentre per Marzia Ferraioli di Forza Italia 1381 e, infine, per Pasquale D’Acunzi del NCD, 637 voti. Di seguito, le preferenze per i partiti, sempre a Salerno città:
Pd: 45,91%
M5S: 23,11%
Forza Italia: 15,72%
L’altra Europa con Tsipras: 4,84%
Fratelli d’Italia: 4,19%
Ncd-Udc: 3,96%
Scelta Europea: 0,5%
Lega Nord: 0,66%
Verdi Europei: 0,62%
Idv: 0,36%
Io Cambio; 0,15%
I risultati in provincia di Salerno
Anche in provincia di Salerno il Pd stravince, ma senza i risultati bulgari ottenuti su scala nazionale. Forza Italia supera il 22%, mentre il Movimento 5 stelle si assesta sulle percentuali raggiunte mediamente in Italia. Un dato in controtendenza è il risultato di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale che, seppur non raggiunge il quorum del 4% su base nazionale, nella nostra provincia arriva quasi all’8%, mentre il Nuovo centro destra, insieme con l’Udc per poco non raggiunge il 6%. Ecco di seguito i risultati
PARTITO DEMOCRATICO 175.005 36,40%
FORZA ITALIA 109.555 22,79%
MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT 100.740 20,95%
FRATELLI D’ITALIA – ALLEANZA NAZIONALE 38.066 7,91%
NUOVO CENTRO DESTRA – UDC 28.555 5,94%
L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS 15.238 3,17%
SCELTA EUROPEA 3.713 0,77%
LEGA NORD-DIE FREIHEITLICHEN-BASTA €URO 3.350 0,69%
ITALIA DEI VALORI 2.955 0,61%
VERDI EUROPEI-GREEN ITALIA 2.355 0,48%
IO CAMBIO – MAIE 1.157 0,24%
Le preferenze per i candidati salernitani (una sola sezione mancante):
Anna Petrone (Pd) : 35.976 voti
Antonio Iannone (Fdi) :21.802 voti
Michele Cammarano (M5S): 20.274 voti
Isabella Adinolfi (M5S): 15.706 voti
Marzia Ferraioli (FI): 15.582 voti
Pasquale D’Acunzi (NCD): 7.654 voti