Salerno. Ci sono voluti tre anni per ottenere un reparto di ematologia presso l’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’ Aragona.
Sulla carta sarebbero bastati sei mesi per aprire questo reparto, ma tra burocrazia ed intoppi di ogni genere, di tempo ne è passato molto, fino alla realtà di una divisione ad alta qualificazione professionale, con un discreto avanzamento tecnologico della gestione dei pazienti, spazi sufficienti per degenti e loro familiari, ma soprattutto la possibilità di curare a Salerno leucemie e linfomi, senza dover più migrare verso altre Regioni.
Il reparto di ematologia apre ufficialmente sabato 21 giugno, sarà diretto dal prof. Carmine Selleri ed avrà una dotazione organica di sedici unità, di cui cinque messe a disposizione grazie alle borse di studio dell’Ail, sezione Marco Tulimieri. Tre le camere sterili, una decina i posti letto, sei quelli di day hospital, ambulatori, sala prelievi e trapianto di midollo osseo.
L’importanza di questo reparto sta nei numeri: si pensi che negli ultimi tre anni, anche senza spazi a disposizione, con i trapianti di midollo e con l’ematologia, l’Ospedale di Salerno ha valorizzato oltre due milioni di euro e la Regione Campania ha risparmiato oltre tre milioni. Perché la spesa media per ogni paziente che si cura altrove, e fa anche un trapianto altrove, è di 90mila euro.