Blitz ad Agropoli: i finanzieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per “equivalente”, nei confronti di una persona già indagata per usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria.
Per tali reati, nel 2013 già era stato destinatario della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Agropoli. Allora furono denunciate 7 persone: il principale indagato, pur non avendo mai dichiarato redditi, ostentava un tenore di vita particolarmente agiato, utilizzando stabilmente autov di grossa cilindrata, tra cui una Mercedes ed una Jaguar, rilevando imprese ed effettuando, anche attraverso i suoi familiari, significativi investimenti immobiliari nel Comune.
“Le indagini hanno permesso di identificare una serie di soggetti che hanno intrattenuto assidui rapporti finanziari con l’indagato, apparsi da subito anomali, in ragione del mancato svolgimento di qualsivoglia attività lavorativa o imprenditoriale da parte di quest’ultimo – fanno sapere le Fiamme Gialle – Le attività d’indagine successive hanno permesso di acquisire ulteriori e concreti elementi di riscontro, a conferma dell’attività usuraia svolta dal soggetto nonché, in concorso con altre 2 persone, dell’abusivo esercizio di attività finanziaria, punita dal Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. Inoltre, altre 4 persone sono state segnalate alla Procura della Repubblica per il reato di favoreggiamento personale”.
Nel mese di novembre 2012, il principale indagato era stato già destinatario, insieme ai suoi familiari, di una misura di prevenzione patrimoniale, disposta dal Tribunale di Salerno nell’ambito dell’operazione “Golden Hand”. Le indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Agropoli hanno ulteriormente confermato quanto già emerso nel corso delle investigazioni patrimoniali coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno: nei confronti del soggetto, tale misura di prevenzione è stata successivamente confermata nel dicembre 2013, con l’emissione del provvedimento di confisca.
Le attività di polizia condotte dai Finanzieri di Agropoli sono parallelamente proseguite con l’esecuzione di una mirata verifica fiscale nei confronti del destinatario della misura cautelare nel 2013, giungendo al recupero a tassazione dei proventi illeciti conseguiti attraverso l’attività usuraia e di abusivo rilascio di prestiti quantificati in 290 mila euro nel triennio 2009-2011. Successivamente, sulla scorta dei risultati delle attività ispettive, il G.I.P. del Tribunale di Vallo della Lucania ha, dunque, disposto un mirato sequestro preventivo “per equivalente”, che è stato eseguito su una lussuosa villa sita nel Comune di Agropoli.