GetAttachmentSi è conclusa ieri pomeriggio a Giffoni Valle Piana l’ultima tappa della V edizione della “Settimana del Benessere Psicologico” in Campania, con un convegno aperto a tutta la cittadinanza incentrato sul tema dei Social Network e sui rischi e le tentazioni  del web.

L’evento oramai annuale, che si è svolto quest’anno nella settimana dal 17 al 22 novembre, è stato organizzato dall’Ordine psicologi della Campania, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che ha visto la partecipazione attiva degli psicologi campani e delle Città Amiche” del Benessere Psicologico. Gli psicologi, in collaborazione con i comuni che hanno aderito all’iniziativa, definiti appunto Città Amiche, hanno organizzato incontri rivolti ai cittadini per poter pensare insieme al benessere psicologico così da conoscere direttamente le urgenze e le esigenze da realizzare.

La settimana ha visto circa 300 conferenze organizzate dagli psicologi in tutta la regione, che con professionalità a competenza hanno programmato gli incontri in collaborazione con i sindaci delle città partecipanti; e 400 studi aperti dove i professionisti che hanno aderito all’iniziativa hanno aperto le porte dei loro studi per consulenze gratuite a tutti gli utenti che ne hanno fatto richiesta.

Giffoni Valle Piana, con il patrocinio del Comune, ha ospitato ieri l’ultimo incontro, moderato da Simona Imparato, che ha visto l’intervento di un pool di specialisti  – Feliciana Pizzuti, Chiara Delle Donne, Serena Caputo, Rolando Sibilia e Antonio Savastano, esperto in Informatica – nonchè la presenza del Sindaco Paolo Russomando e l’Assessore Antonello Iannuzzi.

Il convegno è stato un momento di riflessione e di confronto tra gli specialisti, le autorità politiche e, anche se pochi, i cittadini presenti, che ha visto tutti discutere su cosa e come possa essere il benessere psicologico del luogo in cui ciascuno di noi vive e In cui i nostri figli crescono.

 

L’avvento di internet e dei social network, ha spostato il luogo, lo spazio del vissuto dal reale al virtuale” – commenta la Dr.ssa Pizzuti – perdendo così la comunicazione sia verbale che paraverbale, fondamentale nelle relazioni e nella costruzione dei rapporti umani e sociali”.

Ma perchè Internet risulta essere così “attraente”? “In rete possiamo presentarci come vogliamo, dare libero sfogo alle fantasie del Sé, giocare con i ruoli che la realtà non ci permette, e avere massima libertà di movimento senza prenderci responsabilità; Possiamo illuderci sui nostri interlocutori, o essere semplicemente anche solo testimoni, osservatori di ciò che accade senza metterci in gioco, se non siamo pronti”, continua la dr.ssa Delle Donne.

“Eccitazione indotta, perdita di controllo del Sé, accesso smisurato alla rete per gratificare i propri bisogni: I rischi dell’uso di Internet – conclude la Dr.ssa Caputo – portano ad una dipendenza patologica dell’individuo al web. Il soggetto usa Internet per risolvere i propri problemi. Le conseguenze purtroppo sono nient’altro che l’allontanamento dalla realtà, isolamento, rottura con il nucleo familiare, mancanza di responsabilità e distruzione dei legami sociali”.

Inclusione, Responsabilità, Partecipazione: concetti che ieri pomeriggio, nella sala “Informagiovani” di Giffoni, grazie all’intervento di tutti i partecipanti, si sono contestualizzati nelle nostre realtà, portandoci infine ai mali virtuali del nostro tempo: Cyberbullismo, Giochi virtuali alienanti, Shopping compulsivo e Gioco d’azzardo on line.

Si è creato uno spazio di accoglimento e anche di supporto che è stato occasione di avvicinare le persona a tematiche scottanti e profondamente attuali e la possibilità di aiuto a chi spesso è costretto ad affrontare da solo i momenti di impasse, crisi esistenziali o altre difficoltà di natura psicologica e sociale.

Purtroppo, conclude l’assessore Antonello Iannuzzi, nonostante abbia utilizzato tutti gli strumenti per pubblicizzare questo incontro, il pubblico non è stato quello che mi aspettavo. Ora mi contatteranno in tanti, ma qui nessuno si è presentato. Reduci da questo pomeriggio insieme, riflettiamo proprio sulla nostra non-presenza: Invece di stare attaccati a facebook, usciamo da casa, partecipiamo a incontri come questo e portiamo fuori dalla rete la realtà”.