Ravello. Scoperta eccezionale a Villa Rufolo. Durante i lavori che stanno interessando da alcuni mesi la Torre Maggiore del complesso monumentale, sono stati rinvenuti due ambienti che si pensa possano essere o delle cisterne o, nella migliore delle ipotesi, il nucleo originario sul quale è poi stata costruita la villa stessa. Le volte, che definiscono gli ambienti, sono venute alla luce al di sotto del piano terra della torre, in prossimità del cortile alle spalle del chiostro. Gli ambienti sono pieni di materiale di risulta e si spera possano riservare ulteriori sorprese.
È stato il Segretario Generale della Fondazione Ravello, Secondo Amalfitano, ad annunciare la scoperta alle telecamere dell’emittente Telenuova “Nel corso dei lavori di rifacimento di un pavimento della base della Torre, – ha detto Amalfitano – sono venuti fuori oltre ad alcuni reperti che abbiamo ovviamente recuperato, due ambienti voltati che stiamo procedendo a svuotare per poter studiare il manufatto e capire di cosa si tratta. Se si trattasse dell’impianto originario sul quale è sorta Villa Rufolo, sarebbe davvero una scoperta molto importante”.
Il rinvenimento non dovrebbe comunque rallentare i lavori che stanno interessando la Torre Maggiore “Appena fatta la scoperta, – ha confermato Amalfitano – con un primo sopralluogo abbiamo definito il percorso da intraprendere per non compromettere i manufatti rinvenuti e per non rallentare il cantiere. Tutto questo è possibile grazie alla struttura organizzativa della Fondazione e alla sua caratteristica di soggetto agile e snello. In altri contesti di fronte ad una scoperta come questa ci si sarebbe posto l’amletico dubbio: blocchiamo tutto e mettiamo a rischio i lavori futuri? O ricopriamo tutto e facciamo finta di nulla? Nulla di tutto questo: i progetti in corso non subiranno nessun rallentamento, il manufatto rinvenuto sarà verificato e studiato in ogni dettaglio”.
La scoperta è l’ennesimo risultato del progetto complessivo che Fondazione Ravello ha predisposto per Villa Rufolo e che passo dopo passo sta restituendo a Ravello e alla pubblica fruizione uno straordinario monumento per troppo tempo abbandonato e trascurato.