Sapri. L’accaduto risale a quattro anni fa. Gianpaolo Grasso, pescatore 54enne di Sapri, arrivò al pronto soccorso dell’ospedale dell’ “Immacolata” di Sapri, a causa di forti dolori all’addome. Venne ricoverato al reparto di Chirurgia, dove morì poche ore dopo.
Diversi i punti oscuri della vicenda. Innanzitutto, i familiari, secondo quanto sostiene l’avvocato Carlo Soriano, “sarebbero stati avvertiti direttamente del decesso mentre ancora non erano a conoscenza del ricovero di Grasso“.
Inoltre, alla famiglia venne consegnata la salma dell’uomo senza gli abiti. Infine, non vennero fornite molte spiegazioni e il fatto finì in Procura. Indagati alcuni medici dell’ospedale saprese, raggiunti da avviso di garanzia.
Alla prima udienza, quella preliminare, uno solo venne rinviato a giudizio, gli altri sono tutti prosciolti dalle accuse perché per i giudici è “non luogo a procedere“.
“La famiglia vuole sapere la verità – precisa l’avvocato Carlo Soriano – e capire per quale motivo il loro caro è morto“.
È probabile anche che verrà disposta la riesumazione del corpo per comprendere le cause della morte.
Quando Gianpaolo Grasso è deceduto, infatti, non fu disposta l’autopsia.