Poco più di ventiquattro ore dividono la Salernitana e il suo popolo dalla sfida più importante dell’anno. Alle 15 di domani, al fischio d’inizio del direttore di gara, sarà finalmente battaglia, calcistica s’intende. L’Arechi è pronto a ruggire, a far sentire il suo apporto e spingere la sua squadra di nuovo in vetta alla classifica, ai danni di un Benevento che non si nasconde e che per stessa ammissione del suo tecnico Brini giocherà per vincere. Di fronte però, gli stregoni si troveranno almeno diciassettemila tifosi pronti ad aiutare i propri beniamini. Il dato di questa mattina parla così ma è facile pensare che nelle ultime ore si possa sfiorare, se non proprio toccare, quota ventimila, numero quasi insperato dalla società ma che allo stesso tempo testimonia il grande affetto della gente per la propria Salernitana.
Supporto che non ci sarà solo domani. Ieri infatti, mentre al “Volpe” Menichini provava l’undici anti-Benevento, una frangia di ultras si è presentata al campo d’allenamento ed ha avuto la possibilità di poter guardare l’allenamento cantando a gran voci vari cori per caricare la squadra. Un gesto che ha sorpreso gli uomini in campo, che al termine della seduta sono corsi sotto la tribunetta per ringraziare i propri tifosi e ricevere l’ultima carica in vista del big-match di domani. I supporters hanno più volte cantato ed urlato un solo imperativo: vincere, ricevendo sorrisi ed applausi dai giocatori in maglia granata.
Menichini dal canto suo, nonostante la grande atmosfera, ha provato uomini e schemi tattici per arrivare al fischio d’inizio con le idee ben salde in testa. Il tecnico di Ponsacco ha provato a lungo il 4-3-3, con Franco, Lanzaro, Tuia e Colombo a protezione di Gori. A centrocampo spazio al trio Bovo – Moro – Pestrin mentre in attacco Nalini e Calil supporteranno l’unica punta Mendicino. Il trainer ha poi mischiato le carte, provando il 4-2-3-1, soluzione ben più offensiva, concedendo la casacca da titolare a Gabionetta. Il brasiliano è stato schierato a sinistra nel trio alle spalle di Mendicino, con uno fra Bovo e Moro pronto a fargli posto. Due idee che il tecnico proverà questa mattina prima di sciogliere tutti i dubbi sulla formazione che proverà a portare a casa i tre punti. Difficili se non impossibili, infine, i recuperi di Negro, Bianchi e Pezzella. I tre hanno svolto un leggerissimo lavoro differenziato e solo dopo la rifinitura di questa mattina si saprà di più. Possibile l’inserimento in panchina di un giovane della Berretti per completare il numero di riserve a disposizione del tecnico per una sfida, ora più che mai, decisiva e da non fallire.
Sabato Romeo