Che il fumo sia dannoso è ormai una cosa nota, ma molto spesso viene sottovalutato il rischio del fumo passivo.
Il fumo passivo, infatti , può contribuire a far insorgere malattie respiratorie croniche e disturbi cardiocircolatori; inoltre, secondo quanto scoperto da uno studio della Brigham Young University di Salt Lake City, il fumo di seconda mano farebbe anche ingrassare.
È provato che chi viene esposto a lungo al fumo di sigarette altrui – soprattutto se ciò accade nella prima infanzia – può andare incontro a una serie di grossi problemi di salute a breve e lungo termine; il fumo passivo è uno dei fattori che aumenta il rischio di SIDS,Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante.
Il 25% della popolazione italiana è esposto ai pericoli del fumo passivo e otto cittadini su dieci non sanno che provoca il cancro del polmone. Il fumo passivo è un importante fattore di rischio, che aumenta fino al 30% le probabilità di sviluppare la malattia.
Il fumo passivo rappresenta il principale fattore inquinante degli ambienti chiusi e provoca nel mondo oltre 600mila morti l’anno.
Secondo gli studiosi, sarebbe opportuno estendere i divieti antifumo a tutti gli ambienti chiusi o troppo affollati come automobili, stadi, parchi e spiagge, in modo tale da difendere la salute di tutti i cittadini, specialmente delle persone più a rischio, come le donne in gravidanza e i bambini.