Agovino-e-Flammia_caveseTante nubi. Il futuro, in casa Cavese, è ancora lontano da una definizione piacevole per la società campana. Dopo l’addio dei co-patron Monorchio e Vertolomo, il titolo sportivo è ancora nelle mani del sindaco Galdi, in attesa di consegnare le chiavi del club nelle mani di un nuovo presidente. Il ds Flammia è al lavoro da settimane, alla ricerca di contatti e sondando il terreno con vari imprenditori per permettere quanto meno di iscrivere la squadra al prossimo campionato da Serie D. Tempi però che si assottigliano giorno dopo giorno, con quel 30 giugno, termine ultimo, che fa paura e potrebbe spegnere di nuovo la luce in casa Cavese.

Eppur qualcosa si muove. Secondo alcune indiscrezioni infatti, Andrea Vertolomo sarebbe più che propenso a scindersi dal socio Monorchio ed assumersi il peso dell’intera società con l’ausilio di uno sponsor importante. Anche in città però c’è chi si sta dando da fare per permettere alla squadra di non scivolare anche nelle retrovie del calcio dilettantistico. Da qualche giorno si discute della possibilità che l’ex presidente Antonio Fariello riunisca un buon numero di imprenditori locali, così come fece a suo tempo Della Monica che rilevò la Cavese in C2 per rilanciarla con il con tributo di un gruppo di soci. Una possibilità concreta dunque, per salvare la Cavese e ridare il sorriso ai tanti tifosi aquilotti.

Sabato Romeo