Giffoni Valle Piana. Giornata all’insegna di scrittura e di scrittori, di parole che si fanno immagini nelle sale cinematografiche, quella appena trascorsa a Giffoni.
Dopo l’arrivo di uno dei più noti esponenti della narrativa italiana contemporanea, Alessandro Baricco, è stata, infatti, la volta di Lauren Kate, l’autrice statunitense divenuta nota per la serie Fallen, iniziata con il romanzo omonimo nel 2009, proseguita con Torment (2010), Passion (2011), Fallen in Love (2012) e terminata nel 2012 con Rapture.
Dal primo capitolo dell’amatissima saga è stato tratto un film, diretto da Scott Hicks, la cui uscita, attesa con fermento, è prevista per il 2016.
“Sono curiosa di sapere le vostre idee sul film e sarà divertente sapere i vostri commenti“, confessa con entusiasmo Lauren.
“Arriane è il personaggio che mi somiglia di più – dice a chi dei giurati le domanda in quale delle sue creature, angeliche e demoniache, si identifichi maggiormente – Cameron, invece, è ispirato a mio marito“.
Racconta poi come la realizzazione di Passion, inizialmente non prevista, sia nata per raccontare il passato di Luce e Daniel, così da far comprendere a fondo la loro love story.
Tra i suoi modelli letterari il compianto Gabriel García Márquez, del quale apprezza in particolare Cent’anni di solitudine.
Per la saga, invece, ha trovato ispirazione. “Da un passo della Genesi, in cui gli Angeli guardano dall’alto le figlie dei mortali e vengono cacciati perché hanno messo qualcosa al di sopra del loro amore per Dio. Ecco, volevo scrivere una storia che desse una ragione per la quale valesse la pena fare questo sacrificio“.