Niente da fare. La gloriosa Battipagliese sparisce dagli almanacchi della storia del calcio. La società bianconera infatti non è stata iscritta al prossimo campionato di Serie D. La mancata militanza nella categoria, “salvata” nell’incredibile playout con il Sorrento dello scorso giugno, equivale al fallimento delle zebrette. Una situazione paradossale, dopo un valzer di presidenti che ha accompagnato la stagione più che complicata dei bianconeri sul campo. Prima le dimissioni di Carmine Ferrara, poi l’incertezza sul passaggio delle quote all’emiliano Sbarzaglia e in chiusura l’aiuto di Andrea Milite e Carmine Pagano per assicurare quanto meno la fine del campionato al club campano.
Proprio al termine della stagione Ferrara si era dichiarato pronto a cedere le quote per garantire un futuro roseo al club. Milite era pronto ad acquistare la totalità delle quote ma alcuni debiti pregressi hanno prima stoppato e poi interrotto le trattative. Niente da fare nemmeno con Emidio Prisco, pronto a finanziare il club con un gruppo di imprenditori. L’annuncio di Ferrara nei giorni scorsi e il grande lavoro dei tifosi e degli avvocati Lambiase e Calabrese è servito per evitare il peggio. Tanto il rammarico, la delusione nel vedere cancellati anni di storia in un attimo. Si spengono le luci al “Pastena”: la Battipagliese non esiste più.
Sabato Romeo