All’indomani della spiacevole situazione venutasi a creare in sala stampa tra i calciatori della Salernitana e la stampa locale, la sezione salernitana dell’Ussi – Unione Stampa Sportiva Italiana – ha diramato, tramite il fiduciario provinciale Antonio Abate – una nota che la redazione fa sua e pubblica integralmente di seguito.
“Al termine della gara Salernitana – Ascoli del campionato di Lega di Serie B del 12 dicembre 2015 una delegazione di atleti tesserati della prima squadra granata, invece di partecipare alla consueta (e prevista dai regolamenti) conferenza stampa di fine gara, si è portata al cospetto dei rappresentanti delle testate giornalistiche presenti nella sala stampa dello stadio Arechi per emettere solamente una dichiarazione a nome di tutta la squadra che annunciava una sorta di silenzio stampa ed adducendo la propria scelta, senza possibilità di contraddittorio con i giornalisti presenti, ad alcune presunte notizie pubblicate nei giorni scorsi dagli organi d’informazione circa presunte incomprensioni nello spogliatoio ma soprattutto facendo passare neanche tanto velatamente il messaggio che responsabile dell’attuale momento non felice della Salernitana è la stampa salernitana tutta. Riguardo a quanto accaduto l’USSI – Unione Stampa Sportiva Italiana di Salerno, a difesa della professionalità e della dignità della categoria dei giornalisti sportivi di Salerno, considera tale comportamento grave, inaccettabile, immaturo, intempestivo, pretestuoso e forse anche forzato.
Grave perché la modalità utilizzata dagli atleti tesserati della Salernitana induce a sostenere che il lavoro quotidiano della stampa salernitana sia responsabile del momento poco felice della squadra di Torrente quando invece in campo ci vanno i calciatori. Grave perché artatamente vuole deviare l’attenzione dai problemi veri della squadra per indirizzarla altrove e destabilizzare il sempre delicato rapporto stampa – tifoseria.
Inaccettabile perché nel proprio lavoro quotidiano i giornalisti salernitani ci mettono competenza e dedizione ma soprattutto la faccia, il proprio nome e cognome, anche nell’interesse del buon nome della città di Salerno. Quindi, quando si fanno delle accuse, queste devono essere circostanziate, non si può “sparare nel mucchio”.
Immaturo perché già in occasione delle trasferte di Vicenza e Livorno nessuno degli atleti tesserati della Salernitana ha avuto la professionalità di presentarsi in sala stampa, dove c’erano i giornalisti salernitani che pure avevano macinato chilometri, per dare l’opportunità ai tifosi a Salerno di ascoltare dalla loro voce un commento sulle gare giocate. Un comportamento unilaterale e mai motivato formalmente, cosa che forse avrebbe contribuito a far emergere e risolvere serenamente la questione al momento giusto e nelle modalità giuste.
Intempestivo perché avvenuto all’indomani di una vittoria, quella contro l’Ascoli, passata per forza di cose in secondo piano proprio per l’atteggiamento ingiustificato tenuto in sala stampa dagli atleti in delegazione.
Pretestuoso perché, anche a precisa e reiterata richiesta al presidente Lotito, i giornalisti sportivi sono ancora in attesa di sapere con precisione quale articolo giornalistico avrebbe scatenato tale reazione della squadra.
Forzato perché, vista la chiara matrice pretestuosa ed intempestiva dell’intervento della delegazione degli atleti, si è indotti a pensare che forse questi abbiano fatto quello che hanno fatto su consiglio/indicazione di qualcuno che forse, scherzando con il fuoco, vuole difendere la qualità del proprio lavoro che è sotto gli occhi di tutti. Evidentemente qualcuno che forse di strategia di comunicazione capisce ben poco.
A conclusione di tutto ciò l’USSI di Salerno, pur senza mai prescindere dalla tutela della dignità e della professionalità dei giornalisti sportivi salernitani, è e resta a disposizione per ogni qualsiasi chiarimento e/o iniziativa per una serena soluzione della questione, ponendo in evidenza un sincero spunto di riflessione agli atleti tesserati della Salernitana: tutto questo non ferma il lavoro degli addetti ai lavori ma penalizza solo e soprattutto i tifosi della squadra granata, privati con il loro atteggiamento della voce e dell’opinione dei propri beniamini”.
Comunicato Unione Stampa Sportiva Italiana – Sez. Salerno