Tutto d’un fiato. Si appresta a vivere l’ennesima settimana sul filo del rasoio Vincenzo Torrente. Dopo tante chiacchiere, fiducia incondizionata e numerosi polveroni, il trainer di Cetara resta sempre traballante sulla panchina della “sua” Salernitana. Il k.o. nel derby con l’Avellino ha fatto arrabbiare anche il co-patron Lotito, deluso ed amareggiato per la classifica dei granata e pronto a prendere con forza il timone di una nave sempre più vicina a soccombere. L’imprenditore romano ha ormai “sfiduciato” il tecnico, al quale resta solo la sfida con il Brescia per provare ad allungare la sua esperienza all’ombra dell’Arechi.
Dietro la svolta preannunciata da Lotito c’è il possibile ritorno di Leonardo Menichini. Il “mister promozione” è stato contattato nella giornata di domenica, dando la disponibilità per un possibile ritorno in sella. Il trainer di Ponsacco resta una delle soluzioni ma non l’unica, anche perchè il patron sa che il tempo per gli errori è ormai terminato. Il possibile ritorno di Menichini porterebbe ad un possibile declassamento del ds Fabiani, lo scorso anno ai ferri corti con l’ex coach dei campani e uscito vittorioso dopo un lunghissimo braccio di ferro estivo. Il ds punta sulla fiducia della società nel suo operato, con tanto di rinnovo di contratto fino al 2017 ufficializzato nelle ultime settimane dello scorso anno. Intanto la società prova ad allontanare le voci e chiede all’ambiente unità di intenti pur di continuare la propria rincorsa verso l’obiettivo salvezza. Torrente trema, Menichini scalda i motori mentre Fabiani guarda interessato: la Salernitana è ad un bivio, quello fondamentale sia per il presente che per il futuro.
Sabato Romeo