Salerno. Pessime notizie per la provincia di Salerno che è stata inserita nella lista, realizzata da Legambiente, dei territori dove ci sono più reati ambientali. In particolar modo Salerno si piazza al terzo posto, con ben 1090 reati ambientali.
“In Campania- denuncia Legambiente – l’intreccio tra camorra e politica è un impasto di cemento. Licenze edilizie fantasma, ordinanze di demolizione nascoste nei cassetti, piani regolatori e appalti truccati, abusivismo. Un assegno in bianco da mettere nella cassaforte dei clan e una manna per i colletti bianchi del mattone. La Campania si conferma a livello nazionale la regione più sfregiata dal mattone selvaggio con 835 infrazioni, il 14,5% sul totale, con 1.020 persone denunciate, tre arresti e 260 sequestri. In provincia di Salerno sono 220 le infrazioni 291 persone denunciate e 21 sequestri effettuati, mentre alti sono i dati sul fronte dei rifiuti dove in Provincia di Salerno sono 166 infrazioni, 185 persone denunciate e 71 sequestri“.
La condizione di Salerno e della Campania sarà discussa questa mattina presso l’Università di Salerno, nell’aula 11 del Dipartimento di Sociologia, Scienze Politiche e Comunicazione a Fisciano in occasione della presentazione del libro“Ecogiustizia è fatta – Storia di una lunga marcia contro l’ecomafia in nome del popolo inquinato”, a cura di Enrico Fontana, Stefano Ciafani e Peppe Ruggiero, con la prefazione di Roberto Saviano, che descrive in 128 pagine i 21 anni di lavoro di Legambiente per far inserire dal Parlamento italiano il delitto ambientale nel Codice Penale.
Interverranno Adalgiso Amendola, professore di Sociologia del Diritto, Erminio Rinaldi, procuratore aggiunto, Aldo De Chiara, Avvocato Generale della Corte d’Appello di Salerno, Mariano Di Palma, Libera Campania, Stefano Ciafani, direttore generale Legambiente e Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania.