immagine dell'arresto diffusa dalla Polizia via Twitter
immagine dell’arresto diffusa dalla Polizia via Twitter

Salerno. Parla la moglie di Djamal Eddine Ouali, l’algerino di 40 anni arrestato lo scorso sabato  davanti la chiesa del Sacro Cuore di Bellizzi con l’accusa di essere uno dei membri di un’organizzazione criminale dedita alla falsificazione di documenti per i terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles. La donna è giunta in Italia insieme al marito all’inizio di gennaio, dopo un lungo viaggio in auto partito da Bruxelles. 

La signora Lynda, al quarto mese di gravidanza, ha incontrato ieri pomeriggio l’avvocato Gerardo Cembalo ed ha chiarito la sua posizione e ad offerto il suo sostegno al coniuge. “Mio marito è totalmente estraneo ai fatti” ha spiegato la signora Ouali, che ha poi voluto descrivere le attività del marito mettendo in evidenza la loro liceità: second0 la moglie, infatti, l’algerino non sarebbe un falsario di documenti, bensì un imprenditore a capo di una società commerciale di import ed export con sede a Bruxelles. 

Inoltre, sempre stando al racconto della moglie, Ouali prima del matrimonio, avvenuto 3 anni fa, avrebbe lavorato per l’università di Dubai.