Salerno. In seguito alla conferma da parte del Tribunale di Salerno del sequestro degli impianti delle Fonderie Pisano, anche il presidente dell’azienda, Mario Pisano, ha reso nota la sua preoccupazione per ciò che sta accadendo.
“La situazione venutasi a determinare con l’Ordinanza del Gip del Tribunale di Salerno che ha confermato il sequestro dell’impianto produttivo delle Fonderie Pisano di Fratte/Via dei Greci, continua a destare giustificata preoccupazione non solo da parte degli operai e delle maestranze, ma anche da parte dell’azienda. L’esasperazione dei toni e delle modalità della protesta innanzi la sede del Tribunale di Salerno da parte dei lavoratori non sminuisce in alcun modo il rispetto e la piena fiducia della proprietà delle Fonderie nella Magistratura in tutte le sue articolazioni”.
La dirigenza ha poi ribadito la propria disponibilità a collaborare con le autorità per rendere possibile una riapertura dell’impianto “Restiamo coerenti con l’impostazione comportamentale evidenziata fin dall’inizio di questa triste vicenda: massima disponibilità alla collaborazione nella consapevolezza che è possibile operare – come emerso dai dati Arpac relativi ai controlli effettuati ad agosto – nel rispetto della normativa vigente in materia ambientale. In merito, poi, alle ragioni del mancato ricorso al Riesame (Tribunale del Riesame) rispetto al provvedimento di sequestro giudiziario da parte della Procura di Salerno va evidenziato che non avendo ancora ottenuto, in quei giorni, i risultati ufficiali dei controlli Arpac (elemento fondamentale della strategia difensiva), si ritenne di non opporsi all’iniziativa dell’Organo Inquirente, rimanendo, comunque, fiduciosi che il rispetto dei parametri normativi avrebbe consentito in tempi brevi la riapertura dell’impianto”.