Salerno. In seguito alle criticità emerse dalla relazione dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) sulla realizzazione dell’impianto di compostaggio, la Guardia di Finanza ha sequestrato i documenti relativi alla realizzazione del progetti ed ai rapporti intercorsi tra il Comune di Salerno e la Daneco, l’impresa che ha costruito e poi gestito l’impianto.
La Regione Campania lo scorso 3 ottobre revocò l’Aia (autorizzazione di impatto ambientale) alla Daneco ed infine agli inizi di novembre intervenne direttamente il Comune che decise di revocare l’appalto a causa di una serie di inadempimenti rilevati in una serie di sopralluoghi fatti dagli stessi tecnici del Comune e che causavano delle gravi carenze all’interno dell’impianto.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato numerosissime carte relative al progetto originario ai documenti preparati per la stesura dei bandi di gestione, fino alla revoca dell’appalto alla ditta.