Perdere una partita così come l’ha persa la Salernitana a Cesena fa molto male e lascia l’amaro in bocca. Uscire dallo stadio di Cesena con due goal sul groppone dopo aver colpito un palo, vedersi annullati due goal e sbagliato un rigore ha dell’incredibile, ma il calcio è questo, spesso sono gli episodi che determinano il risultato al di là dei meriti. Se Cerri al minuto 81 avesse messo a segno il penalty ora, probabilmente, staremmo a commentare una meritata vittoria dei granata. Tre punti pesanti che avrebbero dato respiro alla classifica.

Insieme agli episodi, va detto, anche l’arbitraggio ha contribuito alla sconfitta dei granata. Il goal di Corazza, infatti, era regolare in quanto non c’era il fallo di Cerri sull’avversario, trattandosi di un duello corpo a corpo come se ne vedono tanti in campo. Ad altri errori arbitrali, per fortuna, ha posto riparo il var, vedi il rigore concesso dall’arbitro al Cesena e poi cancellato dopo il richiamo del var per un inesistente fallo di mano di Ferrari. Infine, l’arbitro non ha fischiato un penalty per un evidente fallo in area su Cerri.

L’errore dal dischetto di Cerri, poi, è stato determinante per il risultato negativo. Un minuto dopo, infatti, la legge del calcio, goal mancato, goal subito, ha colpito ancora e il Cesena è passato in vantaggio su calcio d’angolo, nel momento migliore della Salernitana che, ad esclusione dei primi quindici minuti del match nei quali il Cesena aveva spinto sull’acceleratore creando qualche apprensione agli avversari, aveva preso le misure ai cesenati e stava dominando la partita, soprattutto nella seconda frazione di gioco, pur senza creare grossi pericoli alla difesa avversaria.

Rimane quindi il rammarico in quanto a fronte di una delle migliori prestazioni in trasferta della squadra allenata da Breda, si è tornati a casa senza alcun punto, scavalcati in classifica anche dal Frosinone, da penultimi in classifica. Una brutta e immeritata sconfitta che rischia di minare il morale della squadra che sabato prossimo ospiterà all’Arechi il Modena, in quella che appare già, a dieci giornate dalla fine del campionato, come una gara da dentro o fuori.

La squadra è ancora viva, lo ha dimostrato oggi a Cesena. Rimangono dieci gare da giocare con il coltello tra i denti e tanta rabbia agonistica. La retrocessione della Salernitana non è stata ancora sancita e la parola d’ordine per Breda e i calciatori granata dovrà essere “non mollare mai”.

Ma Breda sarà in grado di dare la mentalità giusta e il furore agonistico a questa squadra in queste dieci finali da qui al termine del campionato? E sarà in grado di dare più pericolosità e incisività al gioco offensivo anche con un cambio di modulo sfruttando meglio i trequartisti? Ai posteri l’ardua sentenza.

Cesena-Salernitana 2-0

Reti: 39’ st Prestia, 50’ st Antonucci.

Cesena: Klinsmann, Saric (1’ st Bastoni), Shpendi (14’ st Antonucci), Ceesay (38’ st Francesconi), Celia, Berti (14’ st Tavsan), Ciofi, Prestia, Mangraviti, La Gumina (23’ st Russo), Calò. All. Michele Mignani

A disposizione: Pisseri, Siano, Mendicino, Donnarumma, Piacentini, Manetti, Pieraccini.

Salernitana: Christensen, Bronn, Corazza (22’ st Njoh), Soriano (30’ st Tongya), Ghiglione, Verde (30’ st Raimondo), Ferrari, Lochoshvili, Amatucci (42’ st Hrustic), Cerri, Zuccon (42’ st Tello). All. Roberto Breda

A disposizione: Sepe, Ruggeri, Caligara, Reine-Adélaïde, Guasone, Stojanovic, Girelli

Arbitro: Francesco Cosso di Reggio Calabria.

Assistenti: Emanuele Daisuke Yoshikawa (Roma) – Andrea Bianchini (Perugia).

IV Ufficiale: Abdoulaye Diop (Treviglio).

Var: Aleandro Di Paolo (Avezzano).

AVar: Federico Dionisi (L’Aquila).

Ammoniti: Ceesay, Antonucci, Mangraviti, Ciofi (C), Lochoshvili (S).

Angoli: 9 – 2

Recupero: 1’ pt, 6’ st.

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